In Italia, la violenza sulle donne è un’emergenza sociale che preoccupa il 94% degli italiani, indifferentemente dall’orientamento politico. Tuttavia, uno sconcertante 1,5% dei post sui social media della classe politica tratta questo tema cruciale, rivelando un divario preoccupante tra la percezione pubblica e l’azione politica.
Un Consenso Trasversale, Ma Poca Azione
La ricerca condotta da ActionAid, in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia e B2Research, mette in luce una realtà allarmante. Nonostante l’alta preoccupazione trasversale tra gli elettori, le voci dei nostri leader si perdono in un mare di altri discorsi. Tra il primo agosto 2023 e il 31 luglio 2024, su oltre 300.000 post analizzati nei profili social di figure chiave come il Governo, i parlamentari e i sindaci delle principali città, solo una minima parte ha affrontato il tema della violenza contro le donne.
La Disparità di Genere nella Comunicazione
Il report evidenzia un altro aspetto critico: la disparità di genere nella comunicazione. Due terzi dei post sul tema sono stati scritti da donne politiche. Tra le più attive troviamo Stefania Ascari del Movimento 5 Stelle e Martina Semenzato di Noi Moderati. Al contrario, la partecipazione maschile è significativamente inferiore, con solo quattro uomini che emergono per il loro impegno nel discutere di questa tematica critica.
Momenti di Ricordo: Una Reazione e Non un’Azione
Sembra che il ricordo della violenza sulle donne emerga principalmente in prossimità di eventi tragici o giornate di sensibilizzazione internazionale. Questo approccio reattivo, piuttosto che proattivo, riflette la mancanza di una strategia coerente e continua per affrontare e prevenire la violenza di genere.
Conclusioni di ViralNews
La disparità tra l’importanza che gli italiani attribuiscono alla violenza contro le donne e la scarsa attenzione che riceve nei social media politici è più che una semplice incongruenza; è un campanello d’allarme sulla necessità di un impegno più concreto e costante. Non possiamo permettere che la lotta contro la violenza di genere rimanga confinata a momenti di tragedia o a giorni commemorativi. È tempo che la politica ascolti e risponda con azioni tangibili alla richiesta di sicurezza e giustizia che risuona forte dal cuore della società italiana. Riflettiamo su come possiamo trasformare questa priorità collettiva in un impegno quotidiano, non solo nelle parole, ma soprattutto nei fatti.