In una serata dove il sipario avrebbe potuto non alzarsi, il Teatro Carlo Felice di Genova ha ospitato una performance di “Lucia di Lammermoor” che ha saputo emozionare il pubblico nonostante gli ostacoli. Sciopero e innovazione scenica hanno dato vita a una serata di opera indimenticabile.
Uno Sciopero non Ferma la Musica
Ieri sera, nonostante lo sciopero proclamato dallo Snater contro la legge finanziaria, la tragica opera di Gaetano Donizetti, “Lucia di Lammermoor”, ha trovato la sua strada verso il palcoscenico. Con un coro a ranghi ridotti, che ha leggermente influito sulla qualità di alcune scene, lo spettacolo è riuscito a tenere alta l’attenzione del pubblico. Il sovrintendente Claudio Orazi non ha perso l’occasione per esprimere il proprio dissenso verso lo sciopero, sottolineando che non era rivolto alla politica della Fondazione del teatro genovese.
Un Cast di Alto Calibro
Sotto la direzione di Francesco Ivan Ciampa e la regia di Lorenzo Mariani, la serata ha visto esibizioni notevoli. Franco Vassallo ha interpretato un Enrico di imponente presenza scenica e vocale. Nina Minasyan, debuttante a Genova, ha regalato una Lucia intensamente emotiva, conquistando il pubblico nella celebre scena della pazzia, accompagnata non dal solito flauto ma da una eterea glassarmonica. Ivan Ayòn Rivas e altri membri del cast come Luca Tittoto e Paolo Antognetti hanno anch’essi brillato nei loro ruoli.
Innovazione e Controversia nella Scenografia
Il direttore Ciampa ha offerto una lettura musicalmente rigorosa, sebbene a tratti eccessiva nelle dinamiche. L’allestimento scenico di Maurizio Balò ha optato per un minimalismo spiazzante, con un fondale aperto che si alternava tra un giardino in movimento e un mare tempestoso. Mariani ha trasportato l’azione nel Novecento, inserendo elementi di violenza spiazzante e scene tecnicamente problematiche, come l’oscurità e luci intermittenti. Tuttavia, il pubblico ha risposto con applausi calorosi, segno di un’esperienza teatrale che ha toccato nel profondo nonostante le controversie.
Conclusioni di ViralNews
Al Carlo Felice di Genova, “Lucia di Lammermoor” ha dimostrato che l’arte dell’opera trascende gli ostacoli, sia essi scioperi o scelte registiche audaci. Questa performance è un promemoria del potere emotivo e immersivo dell’opera, che continua a coinvolgere e provocare il pubblico moderno. In un mondo dove l’arte spesso si scontra con la realtà socio-politica, eventi come questo ricordano quanto sia vitale il dialogo tra le due sfere. Approfondire questi momenti di cultura è essenziale per comprendere non solo il mondo dell’arte, ma anche il contesto più ampio in cui viviamo.