Un viaggio lungo il Mississippi che cambia le regole del gioco. Percival Everett, in “James” (La Nave di Teseo, 336 pagine, 20 euro), trasforma il classico di Twain in un grido di ribellione, vincendo il prestigioso National Book Award 2024 per la fiction. Scopri come la figura di Jim si trasforma e sfida le barriere storiche e culturali.
Una Nuova Prospettiva su un Vecchio Classico
In un’America dove le storie di crescita e avventura riflettono la libertà e il senso di scoperta, Everett prende un percorso meno battuto. Riscrivendo “Huckleberry Finn” dal punto di vista di Jim, il compagno di viaggio schiavo di Huck, Everett ci offre una versione più cruda e realistica della storia. Jim, ora James, non è più solo un personaggio secondario, ma un uomo dotato di una voce potente e colta, che sfida le aspettative e rivendica la propria dignità.
La Lingua come Strumento di Emancipazione
“Dobbiamo lasciare che siano i bianchi a dare un nome alle cose”, dice James, sottolineando la dinamica di potere linguistico. Ma di nascosto, James si istruisce, imparando a leggere e a scrivere, scoprendo filosofi come Voltaire e Locke. La sua trasformazione linguistica non è solo un atto di ribellione personale, ma diventa un mezzo attraverso cui può finalmente esprimere la sua umanità e l’intelligenza.
Il Viaggio: Tra Realtà e Ribellione
Everett ci porta lungo il Mississippi, ma questa volta la storia perde l’ironia leggera di Twain per abbracciare una narrazione più seria e talvolta cupa. James e Huck affrontano insieme violenze e ingiustizie, mentre James cerca di raggiungere il Nord per riscattare la sua famiglia. Il romanzo si colora di toni noir, mostrando la brutalità e l’indifferenza con cui gli schiavi venivano trattati, un risvolto che arricchisce la narrazione con una realtà dolorosa ma necessaria.
Conclusioni di ViralNews
In “James”, Percival Everett ci offre non solo una rilettura ma una vera e propria rivoluzione del classico di Mark Twain. Attraverso gli occhi di James, il romanzo acquista una nuova profondità, esplorando temi di libertà, oppressione e la lotta per l’autodeterminazione. Questo libro non è soltanto una narrazione alternativa: è un invito a riconsiderare le storie che abbiamo dato per scontate e a riflettere su chi ha il diritto di raccontare la storia. Everett ci sfida a guardare oltre la superficie, a interrogarci su chi sono veramente i protagonisti della nostra storia collettiva. E voi, lettori, siete pronti a vedere il mondo attraverso gli occhi di James?