Gennaio a Bologna si tinge di arte e provocazione con l’arrivo di due spettacoli che promettono di scuotere le coscienze. La compagnia teatrale Fanny & Alexander, fresca vincitrice di cinque premi UBU e celebre oltre i confini nazionali, presenta le sue ultime produzioni: “Manson” e “Maternità”.
Una Stagione di Premi e di Riflessioni Profonde
Dopo aver incassato cinque prestigiosi premi UBU a dicembre, Fanny & Alexander non si ferma e porta sul palco del Teatro delle Moline, dal 15 al 19 gennaio, il controverso spettacolo “Manson”. Andrea Argentieri si cala nei panni di Charles Manson in una performance che esplora gli abissi della mente umana. Parallelamente, dal 17 al 19 gennaio, l’Arena del Sole ospita “Maternità”, con Chiara Lagani, co-fondatrice della compagnia, in un viaggio intimo attraverso le questioni della maternità moderne, tratto dall’autobiografia di Sheila Heti.
Un Palcoscenico di Interazione Unica
Non si tratta di semplici rappresentazioni teatrali, ma di veri e propri dialoghi aperti tra attori e pubblico. In “Manson”, gli spettatori diventano parte della giuria, interagendo direttamente con il protagonista, mentre in “Maternità”, il pubblico è chiamato a votare con un telecomando, rispondendo a domande profonde poste dall’attrice in scena.
Incontri e Dialoghi: Oltre lo Spettacolo
L’esperienza teatrale si arricchisce con una serie di incontri post-spettacolo, parte del Patto per la Lettura di Bologna. Gli spettatori avranno l’opportunità di discutere temi trattati nelle opere con Chiara Lagani e note figure del mondo letterario e teatrale, come Alessandra Sarchi, Fiorenza Menni e Simona Vinci, nei giorni 17, 18 e 19 gennaio rispettivamente.
Conclusioni di ViralNews
Fanny & Alexander non si limita a mettere in scena spettacoli; lancia sfide culturali, invita alla riflessione e trasforma il teatro in un’arena di vita vissuta e condivisa. Con “Manson” e “Maternità”, la compagnia dimostra ancora una volta il suo impegno nel trattare temi scottanti e attuali con una sensibilità unica che interpella direttamente il pubblico. Bologna, in questi giorni di gennaio, diventa non solo un palcoscenico, ma un vero e proprio laboratorio di dialogo e crescita personale. Non perdete l’opportunità di essere parte di questa rivoluzione teatrale.