In un mondo dove le differenze spesso dividono, una coperta di lana colorata è diventata simbolo di unità e pace grazie al lavoro congiunto di donne musulmane e siciliane. Realizzata nella pittoresca Mazara del Vallo, questa opera ha intrecciato più che fili, culture.
Un Progetto, Molte Mani
Nel cuore del Mediterraneo, un progetto chiamato “Intreccio di maglia” ha unito le forze creative delle donne del “Progetto donna” e dell’associazione “Palma Vitae” di Castelvetrano. La coperta, presentata in occasione della giornata internazionale della donna presso la Fondazione “San Vito Onlus”, non è solo un capolavoro artigianale, ma un manifesto di fratellanza.
Giusy Agueli, anima di “Palma Vitae”, descrive l’iniziativa: “Volevamo includere e creare unione. Imparare e al tempo stesso condividere antiche tradizioni come quella del cucito a mano, tutto sotto il segno della pace.”
L’Arte che Unisce
Giovanna Triolo di Castelvetrano, con decenni di esperienza nel cucito ereditata dalla madre, ha guidato il gruppo nella lavorazione della lana. “Ho imparato da mia mamma, poi ho trasformato questo passatempo in un’arte,” racconta Giovanna, che ha trasmesso il suo sapere a Afef, Raja, Manel, Fathia e altre donne musulmane, ora abili nel punto legaccio.
Queste “artiste” del filo, come potremmo chiamarle, hanno creato pezzi di lana colorata che, una volta uniti, hanno dato vita a una coperta su cui campeggia la parola “pace”.
Una Festa di Sapori e Colori
Il culmine del progetto non si è limitato alla presentazione della coperta. La giornata si è trasformata in una vera e propria festa culturale, con uno scambio culinario che ha visto protagonisti piatti del Maghreb e specialità siciliane, dal cous cous a dolci tradizionali. Una celebrazione che ha rafforzato legami e amicizie, sotto gli occhi approvatori di Vito Puccio, presidente della Fondazione.
Conclusioni di ViralNews
Da Mazara del Vallo, un piccolo angolo di Sicilia, un grande esempio di come l’arte e la tradizione possano diventare veicoli di messaggi profondi e universali. La “Coperta della Pace” non è solo un simbolo di armonia interculturale, ma un promemoria potente di ciò che possiamo realizzare quando lavoriamo insieme per un obietivo comune. In un mondo che spesso si concentra sulle divisioni, iniziative come questa ci ricordano l’importanza e la bellezza dell’inclusione e dell’unità. Riflettiamoci.