“Biancaneve e i sette nani”, il film che ha segnato l’alba dell’impero Disney nel lontano dicembre 1937 riscuotendo un successo senza precedenti, è tornato a far parlare di sé. Non più celato dietro le quinte dell’animazione, ma presentato con volti in carne e ossa nel suo attesissimo remake live action. Un progetto da 270 milioni di dollari che, anziché brillare sotto i riflettori, sembra avvolgersi in una nebbia di polemiche e incertezze.
Un Debutto Sottotono per la Nuova “Biancaneve”
Il 15 marzo, il cinema El Capitán su Hollywood Boulevard ospiterà la première di questa nuova versione, ma non aspettatevi la solita parata di giornalisti e flash. La Disney ha optato per un lancio più riservato, con accrediti limitati e interviste confinate ai membri interni del team. Rachel Zegler e Gal Gadot, rispettivamente Biancaneve e la Regina Cattiva, si limiteranno a qualche scatto fotografico. Un’apertura in sordina che Variety non ha esitato a definire un “ridimensionamento” necessitato dalle numerose critiche che hanno tempestato il film fin dalle sue fasi iniziali.
Controversie e Modernizzazioni: Un Bilancinamento Precario
La scelta di Rachel Zegler, attrice di origini colombiane, per interpretare una Biancaneve descritta dai fratelli Grimm come “bianca come la neve” ha sollevato un polverone di critiche, con accuse di una forzata “correttezza politica”. La stessa Zegler ha riacceso gli animi affermando la necessità di aggiornare un film del 1937, ritenuto “datato”, in cui la protagonista non debba più attendere il principe per essere salvata o sognare il vero amore.
Parallelamente, Disney ha cercato di navigare la questione dei sette nani, trasformandoli in creature generate al computer per evitare di perpetuare gli stereotipi dell’originale. Questa decisione ha suscitato ulteriori polemiche, con l’attore Choon Tan, affetto da nanismo, che ha criticato la scelta come “assurda e discriminatoria”, sottolineando come non vi sia nulla di sbagliato nel rappresentare equamente persone affette da nanismo.
Una Premiere Più Politica che Mai
Le tensioni non si fermano al cast o alle scelte creative. Le divergenze emerse tra Zegler e Gadot sul conflitto in Medio Oriente hanno aggiunto un ulteriore strato di complessità alla già tumultuosa atmosfera, sebbene le due attrici siano recentemente apparse insieme durante la presentazione di un Oscar.
Conclusioni di ViralNews
Il remake di “Biancaneve” promette di essere più di un semplice film: è un crocevia di cambiamenti culturali, sfide creative e dibattiti sociali. In un’epoca in cui ogni scelta può essere magnificata o criticata, Disney si trova davanti a un bivio: rinnovare i propri classici per un pubblico moderno, o rischiare di alienare una parte del proprio seguito storico. Di una cosa possiamo essere certi, il cammino per modernizzare i classici è tutt’altro che un lieto fine garantito, e forse, è proprio questo il nuovo tipo di “favola” che dobbiamo aspettarci.