Una serie di 14 scosse di terremoto ha tenuto sveglia la costa garganica, nel nord della Puglia, tra paura e controlli serrati.
Un risveglio movimentato nel Foggiano
Nelle ultime 24 ore, il Gargano è stato il palcoscenico di un evento sismico non indifferente: 14 scosse hanno scosso i sonni e gli animi dei cittadini, con una magnitudo che ha raggiunto il picco di 4.7. La prima scossa, quella più forte, è stata registrata alle 20:37 e ha avuto l’epicentro nella provincia di Foggia, ma è stata avvertita anche nelle regioni vicine come Basilicata, Molise e Abruzzo.
Precauzioni e prevenzione: le azioni dei comuni
Nonostante il terrore, i danni a edifici e infrastrutture sono stati minimali. Tuttavia, la paura ha portato a decisioni immediate: il sindaco di San Nicandro, Matteo Vocale, ha attivato il Centro operativo comunale e disposto la chiusura delle scuole per verifiche. Anche ad Apricena, il sindaco Antonio Potenza ha mobilitato verifiche, fortunatamente con esiti positivi.
La Protezione Civile in prima linea
Il capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano, ha emesso un documento che richiama l’attenzione sulla necessità di monitorare le strutture più vulnerabili, sottolineando l’importanza della pianificazione e della preparazione. “Non possiamo prevedere con esattezza quando e dove ci saranno altre scosse, ma possiamo essere pronti”, ha dichiarato Ciciliano.
La risposta della comunità
Nonostante l’assenza di danni gravi, la tensione rimane alta. Molte persone hanno preferito trascorrere la notte in strada o in luoghi sicuri, temendo repliche. I social media dei comuni sono stati un punto di riferimento essenziale per aggiornamenti e comunicazioni.
Conclusioni di ViralNews
Il terremoto nel Gargano ci ricorda quanto sia fragile il nostro quotidiano e quanto sia vitale essere preparati. La risposta tempestiva delle autorità locali e dei cittadini dimostra che la cultura della prevenzione sta prendendo piede, ma c’è sempre spazio per migliorare. In momenti come questi, la solidarietà diventa il pilastro su cui costruire la resilienza di una comunità. E voi, cari lettori, come vi preparate a fronteggiare questi eventi inaspettati? Condividete le vostre esperienze e i vostri pensieri con noi.