Nome | Sant’Ubaldo di Gubbio |
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Titolo | Vescovo |
Nascita | 1084, Gubbio |
Morte | 16 maggio 1160, Gubbio |
Ricorrenza | 16 maggio |
Martirologio | Edizione 2004 |
Tipologia | Commemorazione |
Patroni di | Gubbio, Civitella del Tronto, Taranta Peligna |
Luogo reliquie | Basilica di Sant’Ubaldo |
L’Agiografia di Sant’Ubaldo
Le Origini e la Vocazione
Sant’Ubaldo nacque a Gubbio nel 1084. Rimasto orfano di entrambi i genitori, fu allevato da uno zio profondamente religioso. Nonostante il suo desiderio di ritirarsi a vita solitaria manifestato a quindici anni, il giovane Ubaldo trovò la sua vocazione tra i canonici di San Secondo, grazie anche al supporto dello zio.
Nel 1114, venne ordinato sacerdote dal vescovo Giovanni. Sant’Ubaldo intraprese subito un’importante opera di riforma della Chiesa, ispirandosi a San Pier Damiani e ritirandosi nel monastero di Fonte Avellana. Tuttavia, nel 1129, su ordine di Papa Onorio II, fece ritorno a Gubbio per assumere l’incarico di vescovo.
La Missione a Gubbio
Gubbio, all’epoca, era una città turbolenta, lacerata da divisioni interne e violente sommosse. Sant’Ubaldo si pose come pacificatore, mettendo spesso a rischio la propria vita per sedare le discordie cittadine. Celebre è l’episodio in cui, intervenuto per placare una rivolta, venne travolto dai contendenti. La sua dedizione e il suo coraggio calmarono gli animi degli eugubini, che da quel giorno iniziarono a vedere in lui un punto di riferimento saldo e protettivo.
L’Incontro con Federico Barbarossa
Uno degli episodi più noti della vita di Sant’Ubaldo fu l’incontro con l’imperatore Federico Barbarossa, che minacciava di distruggere Gubbio. Armato solo della sua fede e della dignità episcopale, il vescovo riuscì a convincere l’imperatore a risparmiare la città, dimostrando ancora una volta il suo straordinario carisma e la sua abilità diplomatica.
La Morte e la Canonizzazione
Sant’Ubaldo morì il 16 maggio 1160. Trent’anni dopo, il sincero affetto e la venerazione degli eugubini portarono alla sua canonizzazione e alla proclamazione come patrono della città di Gubbio. Le sue reliquie sono conservate nella Basilica di Sant’Ubaldo, meta di pellegrinaggi e centro di devozione.
PREGHIERA A SANT’UBALDO
O gloriosissimo santo, che foste esempio fulgido di cristiane virtù, sì da meritare che il Signore esaudisse le vostre preghiere dissipando con la, Sua potenza i diabolici malefici: impetrateci di vivere costantemente in grazia di Dio e di coltivare la virtù per renderci degni della vostra protezione contro le insidie del demonio. Recitare 3 Pater, Ave e Gloria.
Conclusioni di ViralNews
Sant’Ubaldo di Gubbio rappresenta un esempio luminoso di fede, coraggio e dedizione al bene comune. La sua vita è un modello di come la forza spirituale possa superare le divisioni e portare pace in tempi di conflitto. La sua memoria, celebrata il 16 maggio, continua a ispirare fedeli e non, ricordando che la vera grandezza risiede nella capacità di servire gli altri con umiltà e determinazione. In un’epoca di sfide e tensioni, l’eredità di Sant’Ubaldo ci invita a trovare soluzioni pacifiche e a lavorare insieme per il bene comune.