Prec. 1 of 2 Succ. Bolzano, 15 gennaio 2014. – Mi trovo impegnato in un viaggio che mi porta lontano dalle mie valli, all’estero, eppure anche qui, nel centro dell’Europa, mi arriva la notizia della trasmissione della TV pubblica Italiana, in cui viene “attaccato” Arno Kompatscher, nuovo presidente della Provincia Autonoma di Bolzano. Attaccato, a quanto pare, per questioni di… sprechi. Sì, avete letto bene, alla Provincia Sudtirolese di Bolzano si dice di essere sprecona, e non da Bruxelles, o da Zurigo, no, ma dagli studi Romani della RAI. La RAI che ha la sede a Roma, Città in cui il debito arriva a 11 miliardi di Euro. E questi signori hanno qualcosa da dire a Bolzano, provincia che nel 2013 si ritrova con 100 milioni di Euro di avanzo. Se un Britannico dovesse ora trovarsi a leggere queste mie prime righe, penserebbe “oh lord questo è ubriaco, non sa più cosa scrive!”. E invece no, sobrio. E molto risentito. Risentito perché i miei sogni di un’Italia che impari a ragionare in modo razionale, come nell’Europa centro-settentrionale già oggi è norma, sono alla fine solo sogni, e tali rimarranno. Perché i pregiudizi che gli europei hanno su di noi, forse non sono solo pregiudizi. Perché a questo punto diventa difficile scuotere la testa, davanti alle richieste di indipendenza di estremiste con treccia bionda come la signora Klotz, se il ruolo di Bolzano in Italia è ormai solo quello di esser insultata da tutti, per la propria efficienza e organizzazione. È l’anti-meritocrazia di questa nostra seconda Repubblica. Ma partiamo da principio. Nella trasmissione del sempre presente Bruno Vespa di “Porta a Porta” del giorno 13 Gennaio, si parla dei costi della politica. La presentazione di Arno Kompatscher segue la nota secondo la quale il presidente di Bolzano guadagni più del Presidente degli Stati Uniti d’America. Ciò è vero, con il Presidente Durnwalder che ha avuto uno stipendio di circa 25 mila Euro lordi, contro i 23 mila di Obama. È tanto, troppo, come troppo guadagnano gli altri politici Italiani, non lo nego. Anzi, ho spesso criticato questi maxi-stipendi, e ritengo che si debba intervenire su queste cifre. Certo, forse il carissimo Vespa non sarebbe il migliore per una faccenda del genere: uno stipendio di 6 milioni e 320 mila euro, in un anno, pagato con soldi pubblici. Mi permetta, caro Vespa, ma le assicuro che il Presidente Durnwalder si sia “spaccato la schiena” molto più di lei – e ribadisco, non sono un simpatizzante della SVP – quindi, se proprio dovessimo iniziare a ridurre gli stipendi pubblici, signor “giornalista”, inizierei dal suo. Poi passerei a quello dei governatori delle province (tutte), naturalmente. Nella trasmissione sono poi state introdotte in modo grossolano le province Autonome, totalmente diverse fra di loro per storia, composizione, e soprattutto per bilancio. E parlando di Aosta, Trento e Bolzano, la voce narrante ha presentato alcuni vantaggi, che sarebbero sleali, per i cittadini di tali comprensori: contributi per la maternità, per la paternità, per i pannolini, per il riscaldamento. Dicendo “signor Kompatscher, capisce anche lei, come vuole che si senta un Veneto di fronte a questo vostro benessere?”. Prima di tutto il signor Vespa, attivo scrittore “industriale” (per la quantità), dovrebbe studiare e leggere. Se si legge le cifre del Bilancio 2013 della Provincia Autonoma di Bolzano, vedrà come l’8% delle entrate della Provincia sia derivante da trasferimenti da Stato/Regione/UE (circa 400 milioni), a fronte di un 83% da imposte e tasse (circa 3800 milioni). Del monte totale delle entrate tributarie il 13% è fatto dai tributi provinciali, mentre il restante viene devoluto a Bolzano dallo Stato (I cittadini di Bolzano pagano i tributi a Roma, che poi li rimanda indietro a Bolzano, quindi non sono soldi regalati da Roma). Ricordo ancora una volta che nel 2013 Bolzano abbia chiuso con un avanzo di 100 milioni di Euro. Se Bolzano paga le badanti, i pannolini, i gerani sui balconi e altro, ma ciò nonostante chiude con un avanzo, un giornalista corretto dovrebbe dire “signor Kompatscher, come fate? Magari la copieranno anche Sardi e Siciliani!”. Invece il caro Vespa dice che sia ingiusto, che non si possa tollerare questa situazione. Il signor Vespa dice che I Carabinieri non hanno più fondi per il carburante, “perchè non lo pagate voi, che state così bene?”. Perché non pagare i debiti di tutti i poco virtuosi? Potremmo mandare l’avanzo economico di Trento e Bolzano in Calabria e Sicilia ad esempio, signor Vespa, per mantenere il più grande esercito di forestali d’Europa! Perché no, signor Vespa? Lo sa lei, Vespa, degli oltre 20.000 forestali della Regione Sicilia, a fronte dei circa 500 del Piemonte? Sì, ma a lei danno fastidio questi contributi alle giovani mamme Trentine, evidentemente. Ma, scusi, perché se la prende con queste giovani mamme? Davvero vede in queste il problema alla base del debito pubblico Italiano? Vorrei ricordarle, caro giornalista, che sia Moody’s che Fitch assegnino oggi alla Provincia (secondo lei sprecona) di Bolzano, un rating di due livelli superiore a quello assegnato all’Italia, cosa che non accade in nessun’altra nazione Europea, con nessun’altra regione. Tali agenzie indicano come punti di forza, elencati: autonomia; stabilità politica; amministrazione pubblica efficiente; economia solida e diversificata; flessibilità di bilancio ed elevati investimenti; indebitamento trascurabile. Questi documenti sono tutti reperibili, data la trasparenza dell’amministrazione di Bolzano. Ma per lei è tutto da buttare, capisco, meglio abolire gli statuti, e avere solo regioni organizzate sul modello-Lazio. Caro presentatore, lo sa che la Valle d’Aosta e il Trentino/Alto-Adige sono le sole ad esercitare le proprie funzioni di regioni a statuto speciale nel campo dell’istruzione, facendo però pagare il tutto ai propri cittadini (delle sole province interessate) circa 2000 euro all’anno? Nessuno ci regala nulla, anzi, Roma è molto contenta, quando noi ci gestiamo “in casa” tutto il comparto scuola. Mentre la Regione Sicilia fa ricadere sui propri cittadini solo 140 Euro di tributi, dato che non esercita le sue funzioni. I Siciliani pagano meno tasse di noi, e la Sicilia, che potrebbe farlo, non si gestisce in maniera autonoma quasi nulla. Sa queste cose? Lo sa lei, che se anche una Provincia in avanzo di 100 milioni paga i pannolini alle mamme, è forse meno grave (forse?) del fatto che il Lazio abbia un debito di 11 miliardi, che nessuno dei governatori riconosca questo come proprio, e che i governi nazionali poi regolarmente coprano tale buco? Ma lei, Vespa, sa queste cose, o forse non legge volentieri? Ma no, il contributo per i gerani è la rovina dell’Italia, vero Vespa? O forse soffre di un leggero complesso, di fronte alla nostra Provincia, dato che sappiamo gestire bene i nostri (ammetto, tanti) soldi, derivanti dalle tasse versate dai nostri cittadini, che mantengono pulite le strade e annaffiano i gerani, e che certo non comprano i libri di un grande illuminato come Lei, signor Vespa? Lo sa lei, opinion-maker Vespa, che a Giugno 2012 il debito della Regione Sicilia fosse di 5,2 miliardi di Euro, di cui 1,5 miliardi contratti solo tra il 2009 e il 2012? La regione Sicilia si presenta con un rapporto debito/Pil del 6%, e in rapporto al bilancio si arriva al 19 %. Ha sentito nulla, caro Vespa, dei 20.000 forestali della Regione Sicilia? Eppure lei trovo un solo scandalo, quello dei contributi alle neo-mamme in Provincia di Bolzano, tra l’altro pagati con i soldi della tasse dei cittadini di questa Provincia. Ma lei è proprio sicuro della sua posizione, Vespa? Lo sa, che in cinque anni (5) tra il 2003 e il 2008, l’indebitamento netto è passato da -1187 milioni di euro a -4971 milioni di euro, pari all’11,6 per cento di quello del conto consolidato di tutta la Pubblica Amministrazione italiana. No, non a Bolzano! In Sicilia, proprio in Sicilia. Ma a lei non piace il sostegno alla famiglia a Bolzano e Trento, pagato con soldi dei cittadini Bolzanini e Trentini. Mi vengono in mente delle parole usate da Giorgio Bocca nei suoi confronti, “non è una questione, di sinistra o di destra: non si può essere considerati giornalisti se non si ha il coraggio di dire la verità, e la verità non è né di sinistra né di destra”. Pensare di fare del servizio pubblico (come la RAI si supponga debba fare) raccontando di servizi al cittadino di alcune provincie virtuose, mettendoli nello stesso calderone di debito pubblico, malasanità e regioni dal buco di bilancio in crescita perfettamente regolare da 50 anni, mi sembra davvero troppo. Ci sono alcune provincie che non hanno debiti, finiscono ogni anno in positivo, e riescono a fornire grandissimi servizi ai propri cittadini, fatto per il quale finiscono sempre in testa alla classifica della qualità della vita. Terre nelle quali il tasso di fedeltà fiscale risulta ai livelli massimi in Italia. La corruzione ai livelli minimi, in Italia. Io vorrei lodare Trento e Bolzano per essere entrambe nella top ten (sole 24 ore) per ciò che riguarda la fedeltà al fisco appunto, ed esortarle a puntare il primo posto, perché no! Invece no, ci insultano in televisione, con il pubblico cafone che applaude a comando il signor Vespa, perché diamo sostegno alle giovani famiglie. Lei, signor Vespa, da quando era all’Università, è sempre stato in RAI. Ha fatto i milioni, se mi consente di dirlo così. Non voglio criticare, anzi, le faccio i complimenti per questo. Non è invidia, io ho tutto ciò che mi occorre, se non di più. Ma forse ora si potrebbe permettere, Lei, di prendersi una vacanza, di lasciarci per una stagione senza libri, e di viaggiare, di imparare qualche lingua magari, così da imparare quale sia la pronuncia del nome del presidente dell’Alto-Adige, e per vedere come funzionino le cose fuori da Roma. Chi mi conosce sa bene quanto io non sia un fedele SVP, quanto io ami l’Italia e l’Italianità, quanto io sostenga la grandezza della cultura di questa Nazione. Io sogno ogni giorno, al mio risveglio, un’Italia in cui si possa discutere in modo pragmatico dei problemi e dei bilanci, sogno meno sindacalisti e più intellettuali, meno televisioni e più quotidiani. Ma ogni giorno qualcuno o qualcosa interrompe questi miei sogni. Oggi li ha interrotti lei, signor Vespa. Lei ha avuto la possibilità di spiegare ad un vasto pubblico come le regioni potrebbero funzionare bene, come potrebbero queste produrre ricchezza e non debiti, prendendo a modello (e certo migliorando alcuni dettagli, dato che tutto è migliorabile) alcune regioni autonome alpine. Invece lei ha deciso di togliersi gli occhiali da vista, e di farsi miope come una gran moltitudine di concittadini, in quest’epoca di ignoranza e spettacolo, per farli sentire a proprio agio nel suo salotto, invece che di educarli. L’unica proposta che lei è stato in grado di tirar fuori, è stata “visto che state così bene, perché non date qualcosa agli altri?”. Esattamente il motivo per cui l’Italia, la grande Italia del boom economico, è oggi un membro poco orgoglioso dei PIIGS, al vertice per corruzione e stagnazione. Poveretti quelli che spendono troppo, dategli voi qualcosa, voi che risparmiate di più! Che soluzione, che geniale idea signor Vespa. Ma forse, sa che le dico, si goda i suoi 6 milioni di stipendio, scriva un libro, e non si sorprenda se alle prossime elezioni i separatisti in Alto-Adige dovessero vedere salire di molto i voti: lei è il primo, grazie alla sua trasmissione, ad esser riuscito a rendere uniti tutti, qui a Bolzano, Latini e Germanici, Destra e Sinistra, nella repulsione per Roma, per la RAI e per lo statalismo ottuso che azzoppa l’economia e il buon-senso, mentre avvantaggia cugini e cognati dei soliti noti. Cosa che mi dispiace molto, moltissimo, a me che amo l’Italia. Ma certo, quel che conta è lo share elevato, non la qualità dell’informazione. Buon lavoro caro Vespa, dopotutto non è colpa sua, lei è solo uno come tanti. Aspettiamo un nuovo libro!
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