Prec. 1 of 2 Succ. Trento, 14 aprile 2014. – Chi crede a Luca Bizzarri come Opinionista? Io. Sì, proprio io, qui. Davvero ci credo, ma non è che faccia molta fatica. Semplicemente, se Luca Bizzarri dice cose giuste, io dico: Luca Bizzarri ha detto cose giuste. È un po’ come trent’anni fa, quando gli italiani dicevano: io non sono mica di destra per carità ma Almirante parla bene. Sì, come parla bene Almirante, dicevano. Ed è vero, Almirante parlava bene. Non solo: parlava bene, e aveva il suo stile, è vero. Che cosa mi costa dire la verità? Niente, quindi la dico. Allora Luca Bizzarri, l’Opinionista, pubblica un articolo su “Riders”, numero 51, aprile 2012, pagina 42. Lo so, “Riders” non è “Micromega”, ma anche per questo c’è una difesa colta. È Leopardi, che se ne intendeva, di alto e di basso (e con quel signor Padre, poi). Allora, che cosa dice Leopardi? Ecco: “Nessun maggior segno d’essere poco filosofo e poco savio, che volere savia e filosofica tutta la vita”. È il pensiero XXVII e ha ragione anche l’Opinionista Giacomo Leopardi. Ora, non è che faccia fatica a dire che anche Leopardi ha ragione. Nessuno mi ferirà, se lo dico. E se mi dicono che Luca Bizzarri è veramente troppo, ma proprio troppo, non mi ferisce, allo stesso modo. Dobbiamo essere molto grati ai comici – non a tutti, ma a molti – e Leopardi lo sa. Allora, abbiamo capito che Luca Bizzarri può dire cose giuste, e io non voglio – davvero NON VOGLIO – che la mia vita sia tutta “savia e filosofica”, un po’ sì, va bene, ma non “tutta la vita”. D’accordo. Ma cosa ha detto Luca Bizzarri su “Riders”, che non è “Micromega”? Luca Bizzarri, su “Riders” che non è “Micromega”, ha descritto un nuovo tipo di buffone, cioè di intellettuale. In principio era il radical chic, ma poi il radical chic si è trasformato. Ecco come è diventato uno di noi: “Sono un’altra cosa, sono gli Intelligenti… Gli Intelligenti sono trasversali, fanno il cantautore o la presentatrice Tv o la comica o l’attore (ma anche il maestro elementare o il bidello). Cercateli: gli Intelligenti sono dovunque. Gli Intelligenti twittano tra di loro, anche con altri Intelligenti di cui hanno il numero di telefono ma non lo usano, forse per risparmiare sugli Sms. Cercateli e fate di tutto per farvi accettare, la vostra vita sarà meno complicata. Se li vedete dite spesso: ‘Carmelo Bene’. Funziona. Bisogna stare attentissimi. Gli Intelligenti leggono Günter Grass, ma anche Fabio Volo. E ci trovano cose interessanti. Io, una volta, per non fare la figura di quello snob a cui non piacciono le cose popolari, ho mangiato una merda”. In fondo, prima e dopo c’è una cosa in comune. È l’animale sociale, sempre lui. Non ce n’è uno – davvero, neanche uno – che riesca a stare da solo e lavori da solo per un pubblico. E che cosa è il pubblico? Ovvio: non sono gli amici, mentre il pubblico è il pubblico. Sono estranei, ai quali si offre un servizio, come si è sempre fatto. No, oggi è meglio non avere pubblico, ma avere una cerchia. Io voglio il contrario: non la cerchia ma il pubblico. Bella roba, e poi dicono che questo è narcisismo, brutto presenzialista che non sei altro. Invece no, è un’altra cosa, da sempre: è Malinconia, che in un modo o nell’altro bisogna tenere a bada. Ed è anche Passione, che si lega bene alla Malinconia. Dalla Maiuscola si capisce che è roba forte. E come si risolve? Ma è chiaro: con l’azione, no? Con il lavoro. E con delle sane ghignate, quando capita.
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