Trento, 3 dicembre 2020. – Redazione Gli “omissis”, il cui uso è sempre più frequente negli atti politici dei consiglieri provinciali, pongono seri interrogativi sulla ormai consolidata “censura” degli atti ispettivi, la cui pratica intollerabile e “istituzionalizzata”, va decisamente combattuta e annullata. Il c.d. “potere di controllo” del rappresentante del popolo, in qualsiasi istituzione democratica, va esercitato nella massima trasparenza pubblica. Così non accade a Palazzo Trentini, dove sembra sia in azione la Čeka, famigerata polizia politica comunista ai tempi dell’ Unione Sovietica. E’ il caso della interrogazione n. 2018 “Incarichi al comandante dei Vigili del Fuoco volontari di XX (ndr ARCO), in Trentino si direbbe farse su le maneghe” del 24 novembre 2020 (1) del consigliere Filippo Degasperi. Così scrive l’esponente di Onda Civica, nella parte introduttiva risparmiata dalla censura : ” Il tema deontologico all’interno della Federazione e dei Corpi dei Vigili del Fuoco volontari operanti in Provincia di Trento è da tempo all’ordine del giorno con riferimento a incarichi e consulenze che vengono talvolta assegnati proprio a esponenti di spicco di questo mondo……….” Disponendo di alcuni documenti, abbiamo tentato una ricostruzione dei fatti descritti nell’interrogazione 2018, in gran parte oscurati dal consiglio provinciale (di chi la responsabilità?). Di certo risulta la lunga lista di incarichi affidati allo studio Bonamico-Farina di Stefano Bonamico da Enti riconducibili al comune di Arco, quando lo stesso Stefano Bonamico è il comandante dei VFV di Arco. Allora, siamo curiosi di leggere le risposte del presidente della Provincia ai quesiti posti, compresa la trasferta di una squadra, con due mezzi, dei VFV di Arco alla Capannina di Jesolo (vedi foto) dal momento che al suo insediamento, Maurizio Fugatti aveva annunciato il “nuovo” modo di governo. (1) interrogazione n. 2018
]]>La «censura» in consiglio provinciale. Intollerabile: pratica da Čeka!
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