La dirigente Ferrario lascia la Provincia per andare alla “corte” di Ianeselli Trento, 24 ottobre 2020. – Redazione «E’ un “grazie” pieno e sincero quello rivolto oggi dalla Giunta provinciale all’attuale dirigente generale del Dipartimento territorio, ambiente, energia e cooperazione Livia Ferrario, che prossimamente andrà ad assumere l’incarico di direttore generale presso il Comune di Trento, un ringraziamento che abbraccia peraltro un impegno pluridecennale al servizio dell’amministrazione pubblica, e che l’ha vista negli ultimi anni assumere anche le responsabilità di dirigente alla sanità e all’Istruzione. ” Di Ferrario – sottolineano all’unisono il presidente Maurizio Fugatti e il vicepresidente Mario Tonina – abbiamo apprezzato la professionalità e la dedizione all’istituzione provinciale, sempre accompagnate da un atteggiamento cordiale e collaborativo. Senza dubbio vogliono unirsi idealmente a noi in questo ringraziamento anche le precedenti Giunte provinciali, che hanno potuto apprezzare a loro volta il suo operato». E’ ciò che si legge nel comunicato diffuso ieri dall’ufficio stampa della giunta provinciale che – agli occhi anche dei fedelissimi del “Carroccio” – non è il “governo del cambiamento”, come si era “pomposamente” definita all’inizio della legislatura, ma il “governo della restaurazione e della continuità”. Ma chi è Livia Ferrario? Dirigente di lungo corso della Provincia autonoma, passò agli onori della cronaca per le vicende del NOT (Nuovo Ospedale del Trentino) prima e della scuola poi. La Ferrario, unitamente al Direttore generale dell’APPSS Luciano Flor e all’altro super dirigente PAT Raffaele De Col facevano parte della commissione che aveva aggiudicato alla ATI (Associazione temporanea d’imprese con capogruppo Impregilo) l’appalto della costruzione e della gestione per 25 anni del nuovo ospedale, mediante lo strumento della finanza di progetto. L’appalto venne annullato dal Tar, poi confermato dal Consiglio di Stato perché nella commissione erano stati nominati dalla giunta provinciale di allora (Lorenzo Dellai, presidente; Ugo Rossi assessore alla salute) sia la Ferrario che Flor, entrambi incompatibili perché avevano partecipato alla stesura del bando. Prima domanda. I due non sapevano che erano incompatibili? Ipotesi bizzarra e insostenibile. Seconda domanda. Perché la Giunta provinciale li ha nominati? Per ignoranza o per altro? Sta di fatto che sia la giunta Dellai sia i due manager pubblici sono stati condannati dalla Corte dei Conti per danno erariale, mentre – nel frattempo – dopo quasi 10 anni del NOT non si vede ancora nulla, mentre tanto denaro pubblico è finito tristemente in “discarica”. Ancora Livia Ferrario, dirigente generale del dipartimento della conoscenza, tornò alla ribalta alla fine del 2016. A seguito di un ricorso di 164 insegnanti della scuola d’infanzia, il Consiglio di Stato nominava la dottoressa Daniela Beltrami, dirigente della scuola della Regione Veneto, commissario ad acta per l’applicazione della relativa ordinanza. Presentatasi, con un collaboratore, come convenuto, alle ore 10.00 del 12 dicembre 2016, in via Gilli, sede del dipartimento della conoscenza, per sollevare formalmente dalla competenza la dirigente generale del dipartimento dottoressa Livia Ferrario a seguito dell’ordinanza del Consiglio di Stato, la commissaria ad acta Beltrami non poté, per una serie di eccezioni del capo dell’avvocatura provinciale Pedrazzoli, esercitare le funzioni per cui era stata nominata. Ecco cosa scrisse la Beltrami al Presidente della IV° Sezione del Consiglio di Stato “lo scrivente Commissario ad Acta ha rilevato un’oggettiva mancanza di trasparenza, tale da rendere impossibile la valutazione dell’avvenuta o non avvenuta esecuzione corretta e completa all’Ordinanza n.3377/2016. ( ..) lo scrivente fa presente che la documentazione depositata dalla Provincia è assolutamente lacunosa, parziale, incongruente e inidonea a rivelare lo stato dell’attuazione dell’Ordinanza cautelare. Pertanto ci si permette di suggerire a codesto collegio di ordinare un’adeguata attività istruttoria da parte dell’Amministrazione intimata”. (nella foto Livia Ferrario mentre depone nell’aula penale del tribunale di Trento) Fonti Trentino Libero Questo Trentino La Voce del Trentino Progetto di Finanza “Dossier” Delladio
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