In una sala gremita all’Arena del Padiglione Italiano alla Buchmesse di Francoforte, Alessandro Baricco, con il suo iconico Borsalino e guanti senza dita, ha tenuto un discorso appassionato che ha mescolato letteratura, impegno civile e una fiera critica al controllo politico.
La Scena: Un Villaggio di Pensieri Indomabili
Baricco, noto per capolavori come “Oceano Mare” e “Seta”, ha descritto la letteratura e l’impegno civile come un “tema impervio”, specialmente in contesti dove il potere cerca di filtrare e dirigere il pensiero creativo. Durante il suo intervento, ha delineato una visione in cui gli scrittori rappresentano un “villaggio” resiliente e ricco di energia creativa, resistenza e bellezza, troppo vasto e variegato per essere contenuto dalle strategie di controllo del potere politico.
“Non ci Prenderete Mai”: Letteratura vs. Potere
Il confronto tra scrittori e potere politico è stato un leitmotiv del suo discorso. Baricco ha illustrato come ogni tentativo di regolamentare o reprimere la letteratura sia non solo vano ma anche ingenuo e superficiale. Ha utilizzato metafore potenti per descrivere questa dinamica: i tentativi di illuminare la città per prevenire la fuga sono inutili quando la letteratura opera “sotto terra”, in spazi non convenzionali e imprevedibili.
Il Ruolo della Scuola Holden e la Difesa dell’Invisibile
Nel 2023, il trentesimo anniversario della Scuola Holden, fondata da Baricco, celebra un impegno duraturo nell’esplorare e difendere le dimensioni più profonde e a volte inquietanti dell’esistenza umana attraverso la letteratura. L’autore ha sottolineato l’importanza di mantenere aperti i canali verso l'”invisibile”, difendendo opere che sfidano, che sono “seccanti” o socialmente scomode, come “Lolita” di Nabokov o “Madame Bovary” di Flaubert.
Conclusioni di ViralNews
Alessandro Baricco a Francoforte non ha solo parlato, ha dipinto una resistenza culturale vibrante e indomabile. Il suo messaggio è chiaro: la letteratura non è solo un rifugio per l’immaginazione ma una forza attiva nella società, capace di sfidare e di riflettere le complessità del nostro tempo. Come sempre, Baricco non si sottrae al dibattito, ma invita a una riflessione più profonda sulla capacità della letteratura di essere vera, resistente e, soprattutto, libera. In un’era di rapidi cambiamenti e incertezze, forse abbiamo più che mai bisogno di queste voci indomabili che ci ricordano chi siamo e chi potremmo essere.