Roberto Mancini, l’allenatore italiano che ha fatto brillare gli occhi dei tifosi sauditi con promesse di grandi successi, ha concluso il suo contratto con la federazione calcistica dell’Arabia Saudita dopo soli 14 mesi. Un’avventura che prometteva oro e gloria ma che si è svolazzata via come un tappeto magico difettoso.
Il Sogno Inizia
Ad agosto dello scorso anno, Mancini ha lasciato la nazionale italiana in una mossa che ha sorpreso molti, accettando quasi immediatamente un ruolo dorato a Riad con un contratto da 24 milioni di euro per quattro stagioni. Il suo arrivo è stato celebrato con grandissimo entusiasmo, quasi come l’arrivo di un nuovo eroe destinato a rivoluzionare il calcio saudita.
Tra Alti e Bassi: Il Percorso di Mancini a Riad
Nonostante l’entusiasmo iniziale, i risultati sul campo sono stati un altalenante mix di vittorie, sconfitte e pareggi: 7 vittorie, 6 sconfitte e 5 pareggi. Ma i numeri non raccontano tutto. La tensione crescente tra Mancini e l’ambiente circostante è diventata evidente, culminando con la sconfitta in casa contro il Giappone e un pareggio contro il Bahrain che hanno messo in luce le crepe sempre più profonde.
Il Punto di Rottura
La situazione si è aggravata quando Mancini ha deciso di non convocare tre giocatori che chiedevano a gran voce un posto da titolari, creando uno scontro aperto e pubblico mai visto prima. Inoltre, i suoi battibecchi con i giornalisti locali nelle conferenze stampa hanno solo aggiunto al fuoco alle voci di un imminente addio.
Il Divorzio
La dichiarazione ufficiale della federazione non ha lasciato spazio a dubbi: “La federcalcio e il tecnico Roberto Mancini hanno raggiunto un accordo che prevede la fine del rapporto contrattuale”. Dettagli finanziari del divorzio rimangono avvolti nel mistero, mantenendo la tradizionale riservatezza della casa reale saudita.
Cosa Aspettarsi Ora?
La federazione calcistica saudita ha già annunciato che il nome del nuovo ct sarà rivelato a breve, con voci che suggeriscono un interesse verso figure di calibro mondiale come Zinedine Zidane. Per Mancini, invece, si apre nuovamente la porta per un ritorno nel calcio di club europeo, nonostante le amarezze lasciate dal suo precedente divorzio con la nazionale italiana.
Conclusioni di ViralNews
L’addio di Mancini rappresenta non solo la fine di un capitolo ma pone interrogativi più ampi sulle sfide che gli allenatori europei incontrano nel trasferirsi in leghe meno esposte ma economicamente generose. La partenza di Mancini lascia dietro di sé non solo questioni irrisolte ma anche una riflessione sulla sostenibilità di tali avventure esotiche nel calcio moderno. Sarà interessante vedere come la federazione saudita naviga questa transizione e quale direzione prenderà il futuro del calcio nel regno.