Il calcio, si sa, è passione e fervore, ma quando si sfocia nel caos, le autorità sono pronte a tirare fuori il cartellino rosso. A seguito degli scontri che hanno infiammato lo stadio durante l’ultimo match di playoff in Serie C tra Vicenza e Taranto, il questore di Vicenza, Dario Sallusto, ha deciso di intervenire con fermezza, emettendo 21 Daspo nei confronti degli ultras tarantini.
La Partita che ha Scatenato il Vespaio
Il 18 maggio, una giornata che avrebbe dovuto essere dedicata al solo sport, si è trasformata in un campo di battaglia con 10.830 spettatori testimoni di un disordine inaudito. Di questi, 1.197 erano tifosi del Taranto, molti provenienti dalla Curva Nord, che non hanno esitato a trasformare il loro entusiasmo in azioni violente. Fumogeni, torce e petardi sono stati lanciati, causando la sospensione temporanea del match e il ferimento di due steward. Inoltre, seggiolini strappati e lanciati nel campo e bagni distrutti hanno aggiunto danno alla disperazione.
Misure Severe per Prevenire il Ripetersi
Per sei di questi tifosi, già noti alle forze dell’ordine per precedenti specifici, il Daspo raggiunge i 5 anni. Inoltre, hanno l’obbligo di presentarsi agli uffici di polizia durante ogni partita interna del Taranto e in occasione delle partite della nazionale italiana nella provincia pugliese – un controllo serrato che testimonia la gravità della loro condotta. Ma le restrizioni non finiscono qui: anche quando il Taranto gioca fuori casa, questi individui devono segnalare la loro presenza alla polizia.
Danni Collaterali e Provvedimenti Passati
Non è la prima volta che il questore Sallusto deve prendere provvedimenti drastici contro i tifosi tarantini. Già nel luglio scorso, altri 45 Daspo furono emessi dopo episodi simili. La tendenza alla violenza sembra essere un problema ricorrente e preoccupante tra alcuni segmenti di questa tifoseria.
Conclusioni di ViralNews
In un mondo ideale, lo stadio sarebbe un luogo di incontro e di gioia, dove l’unica rivalità permessa è quella sportiva. Le azioni di questi 21 tifosi non solo hanno macchiato lo spirito del gioco, ma hanno messo seriamente in pericolo l’incolumità di chi era presente per godersi una partita di calcio. Le misure adottate dal questore Sallusto sono severe, ma necessarie per ricordare che lo sport deve rimanere una festa, non una battaglia. E voi, lettori, credete che queste misure possano effettivamente scoraggiare la violenza negli stadi? Riflettiamoci.