Torniamo sull’argomento delle recenti nomine all’interno del consiglio di amministrazione dell’Autostrada del Brennero, con particolare attenzione alla corsa per l’ambita presidenza dell’A22, storicamente una posizione di grande rilievo politico (come dimostrano le gestioni precedenti di Pancheri, Grisenti e altri).
Si fanno i nomi di due candidati di spicco: Luigi Olivieri, esponente del PD, e Andrea Girardi del PATT. Entrambi sono avvocati di professione.
Focalizziamoci su Olivieri.
L’8 aprile, la giunta provinciale di Trento ha ufficialmente nominato Olivieri come membro del CdA dell’A22.
È di dominio pubblico che, fino a luglio 2015, Olivieri ha svolto il ruolo di assessore per la Comunità di Valle delle Giudicarie, un’entità pubblica che rappresenta una popolazione di oltre 15.000 residenti.
Questa nomina solleva perplessità. Alla luce dell’art. 7 del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, che mette in pratica la Legge 6 novembre 2012, n. 190 – incentrata sulla prevenzione della corruzione nella pubblica amministrazione – sembrerebbe che la nomina di Olivieri possa essere contestata.
Ogni ente pubblico, Provincia autonoma di Trento inclusa, ha un Responsabile preposto alla prevenzione della corruzione, incaricato di esaminare i curricula di chi viene proposto per ruoli pubblici. In Provincia, tale compito è affidato all’avvocato Nicolò Pedrazzoli.
Ci chiediamo dunque: l’avvocato Pedrazzoli ha esaminato accuratamente il curriculum di Olivieri, verificando l’assenza di eventuali incongruenze? E il dottor Raffaele Cantone, presidente dell’ANAC, è intenzionato a verificare la conformità della nomina di Olivieri rispetto alla Legge 6 novembre 2012, n. 190?
Se venisse riconosciuta l’illegittimità della nomina di Olivieri, i membri della giunta provinciale potrebbero dover affrontare sanzioni economiche, oltre a una sospensione temporanea delle loro prerogative decisionali.