Trento, 31 agosto 2020. – L’intervista di Lorenzo Dellai, diffusa dal video del quotidiano on line NORDEST QUOTIDIANO (1) e ripresa dalla pregevole Agenzia stampa “Opinione” (2), mi porta ad una brevissima considerazione. Premesso che l’errore fa parte dell’umano agire, le vicende che hanno interessato e interessano tuttora la magistratura italiana, venute alla luce con il “caso ” Palamara, sono così sconvolgenti al punto da minare la credibilità di tutte le istituzioni. Tuttavia, a nessuno è consentito, nemmeno a Dellai, che per oltre 30 anni, ha occupato, con ruoli di primo piano, quelle istituzioni, di criticare la Corte dei Conti, che ha il diritto – dovere, secondo precise disposizioni di legge, di esercitare il controllo degli atti della pubblica amministrazione. Il teorema dellaiano di accusa, senza mezzi termini, verso la Corte dei Conti che intralcia l’attività della pubblica amministrazione è eversivo e quindi assolutamente inaccettabile. Per quanto riguarda i “buoni” funzionari, costoro sono veramente tali, se conoscendo le leggi, le applicano correttamente. Qualora le leggi sono sbagliate tocca al legislatore (politica) cambiarle, non certamente ai funzionari. Tutto questo è frutto della mia esperienza unitamente alla cultura istituzionale che ho dato prova di possedere e praticare, esercitando, per oltre 30 anni, la funzione di consigliere comunale di Trento e di consigliere regionale e provinciale, seppure sempre all’opposizione. (1) video (2) Opinione
]]>
Previous ArticleUrso sconfessa de Bertoldi: Baracetti, avanti tutta!
Next Article Roma, in corso l’ennesima rifondazione del centro