L’emendamento proposto da Biancofiore e Fraccaro ha fatto crollare la proposta elettorale sostenuta da quattro figure chiave della politica italiana: Berlusconi, Renzi, Grillo e Salvini. Questo tentativo di legge elettorale, informalmente etichettato come “tedeschellum”, aveva l’obiettivo di introdurre una riforma che, secondo alcuni, sarebbe risultata ancora più anticostituzionale delle sue predecessori.
Il progetto, soprannominato “tedeschellum”, nasceva dall’unione di due precedenti proposte legislative, il “porcellum” e l'”italicum”. Entrambe erano state respinte dalla Consulta, e ora anche questo nuovo tentativo sembra destinato al medesimo destino. L’ostacolo insormontabile? L’emendamento Bolzano&Trento, che cercava di garantire ai cittadini trentini e altoatesini gli stessi diritti di voto del resto d’Italia.
La vicenda svela ancora una volta una politica guidata da personaggi che sembrano più artisti da circo che leader. L’intera rappresentazione in Parlamento è diventata simbolo della profonda crisi che attraversa la nostra attuale Repubblica.
Davanti a questo scenario, sorge spontanea una riflessione: era forse meglio in passato, nonostante le difficoltà? La risposta sembra ovvia: Sì.