Trento, 5 agosto 2013. – * Il Pd trentino, per non essere da meno rispetto ai genitori in Parlamento, replica in piccolo le alleanze con gli impresentabili. Se a Roma il centrosinistra è alleato del pregiudicato Berlusconi, per le elezioni provinciali si prospetta l’accordo con il noto alle cronache giudiziarie Grisenti. Ecco spiegata la visita dei leader della coalizione al Presidente del Consiglio, era per trarre i dovuti insegnamenti. Letta si stringe nell’abbraccio mortale con l’ex premier, Nicoletti apre all’ex assessore: tale padre, tale figlio. D’altra parte, l’educazione ricevuti dai piccoli pdmenoelle è quella delle ammucchiate indecenti e anche a livello locale si accodano ai migliori esponenti della casta seguendo il progetto PT, sigla che forse sta per Povera Trento. La provincia è destinata al collasso se la politica ricicla i sottoposti a giudizio. Vorremmo ricordare agli smemorati, infatti, che a carico di Grisenti è stata confermata in Cassazione l’ipotesi di truffa e che è ancora in attesa di giudizio per tentata concussione. Un curriculum di tutto rispetto, non c’è che dire. Per non parlare degli oscuri rapporti con gruppi economici e reti clientelari in capo a chi è stato controllore e controllato ad un tempo. Un conflitto di interessi grande quanto un’autostrada. A22. Il MoVimento 5 Stelle si candida al rinnovamento delle istituzioni ed è l’unico voto utile per garantire trasparenza ed impegno nell’interesse di tutti i cittadini, il Pd invece, a Roma come a Trento, il partito subalterno ai poteri forti. * Candidato alle elezioni provinciali per il M5S
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