Bergamo si è guadagnata il titolo di città con la migliore qualità della vita in Italia secondo l’edizione 2024 dell’indagine condotta da Il Sole 24 Ore, scalando ben 51 posizioni rispetto al 2020.
Una salita vertiginosa verso la vetta
Risalire dal 52° posto al primo in soli quattro anni potrebbe sembrare un miracolo, ma per Bergamo è il risultato di un impegno costante e di politiche mirate al miglioramento continuo dei servizi e dell’ambiente urbano. Questa città, che non aveva mai raggiunto la cima della classifica generale prima d’ora, si è fatta notare già negli scorsi anni per essere stata incoronata regina dell’Indice di Sportività.
La ricerca del Sole 24 Ore si basa su 90 indicatori distribuiti in sei categorie cruciali: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia, società e salute, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero. Quest’anno, a fare compagnia a Bergamo sul podio ci sono altre due città di dimensioni comparabili: Trento e Bolzano.
Il fascino discreto delle città medie
Nessuna delle tre città sul podio supera i 120.000 abitanti, un dettaglio che sembra confermare la tendenza italiana a premiare la qualità della vita nelle città di medie dimensioni, dove il tessuto sociale è più coeso e le infrastrutture più gestibili.
Questo trend è evidente anche guardando il resto della top 10, dominata da province come Monza e Brianza, Cremona, Udine, Verona e Vicenza, tutte fuori dalle grandi metropoli italiane. Al contrario, città come Milano, Firenze e Roma hanno visto calare significativamente la loro posizione in classifica, con la capitale che ha subito una drastica discesa di 24 posizioni, piazzandosi al 59° posto.
Le voci dei protagonisti
La sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, ha espresso grande soddisfazione per questo risultato, sottolineando come esso rifletta non solo un riconoscimento ma anche un impegno verso il futuro. Anche il sindaco di Trento, Franco Ianeselli, e il governatore di Bolzano, Arno Kompatscher, hanno commentato i risultati, quest’ultimo ricordando sempre di prendere con le pinze le classifiche, data la complessità unica di ogni territorio.
Conclusioni di ViralNews
Il balzo di Bergamo in cima alla classifica della qualità della vita non è solo un trionfo per la città, ma un campanello d’allarme per le grandi metropoli italiane, che sembrano perdere colpi in termini di vivibilità. Questo risultato ci invita a riflettere sull’importanza delle dimensioni gestibili e di una comunità ben integrata, elementi che forse pesano più di quanto si possa pensare nella bilancia del benessere quotidiano. In un mondo in rapida urbanizzazione, l’esempio di Bergamo potrebbe offrire spunti preziosi per ripensare il modo in cui viviamo e organizziamo le nostre città.