Trento, 14 agosto 2021. – di Ettore Zampiccoli La lettera che i consiglieri provinciali della Lega, della Civica e di Forza Italia hanno pubblicato ieri a proposito della legge per il rinnovo delle concessioni idroelettriche (provvedimento approvato senza i voti di Fratelli d’Italia e grazie alla compiacenza di qualche consigliere di opposizione) certifica ancora una volta che la maggioranza di centro destra ha un problemino, che si chiama Fratelli d’Italia. Per quanto si capisce c’è difficoltà di dialogo tra il presidente Fugatti ed il partito di Fratelli d’Italia che- caso forse unico in Italia – all’inizio della legislatura non aveva alcun consigliere ed ora ne ha ben tre. E’ evidente che con questi numeri Fratelli d’Italia pretenda attenzione ed ascolto e probabilmente anche un posto in Giunta. Del resto in Giunta ci stanno un rappresentante della lista Civica di Gottardi, che ha avuto due consiglieri, ed il consigliere Tonina, che praticamente rappresenta solo sé stesso. Nessuna forzatura, quindi, se Fratelli d’Italia, che fa parte del centro destra, chiede un riconoscimento ed una propria visibilità. Va detto peraltro che questo intoppo è l’iceberg di una serie di difficoltà che sta incontrando in questi mesi la giunta Fugatti: la crisi della sanità risolta finora solo a parole, la crisi del turismo con decine e decine di alberghi sull’orlo del baratro (crisi peraltro dovuta a scelte sbagliate di giunte precedenti), la crisi del commercio con decine di negozi che nelle varie città chiudono, l’impasse sul rinnovo della concessione per l’autostrada del Brennero, lo stallo della riforma delle comunità di valle ecc. La Giunta Fugatti e la maggioranza attuale hanno davanti poco più di due anni prima di arrivare alle prossime elezioni provinciali, per le quali – da quanto si legge – il centro sinistra ha già alcune interessanti candidature in pista. Due anni sono un tempo sufficiente per portare segni di autorevolezza e di discontinuità nella gestione della Provincia. Ma questo potrà avvenire solo se vi sarà, innanzitutto, un chiarimento politico e personale tra i vari partiti che compongono la maggioranza di centro destra. Detto in altri termini è tempo di un rimpasto che porti ad essere presenti in Giunta tutti i partiti che hanno concorso all’elezione del presidente Fugatti, eccezione fatta per il partito di Walter Kaswalder, già ampiamente gratificato con la presidenza del Consiglio provinciale. Una Giunta rappresentativa di tutti i partiti della maggioranza non potrà che acquisire energie ed idee nuove e risolvere quindi al meglio le sfide che l’aspettano. Fugatti – se lo vuole – ha l’autorevolezza per gestire questo percorso ricompattando il centro destra e allontanando in tal modo il rischio di opportunistiche infiltrazione di consiglieri dell’opposizione, che porterebbero inevitabilmente a possibili spaccature ed a rischi non indifferenti alle prossime elezioni provinciali. Rischi per la tenuta del centro destra e per la stessa presidenza di Fugatti. *commissario provinciale Forza Italia del Trentino (nella foto Ettore Zampiccoli) (lancio Agenzia giornalistica Opinione)
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