Le librerie in Italia affrontano un 2024 difficile, con proiezioni ancor più cupe per il 2025. Nonostante le speranze di una ripresa, il settore mostra chiari segnali di sofferenza.
Un Panorama Sfidante
Il 2024 non si annuncia roseo per le amate librerie italiane. L’indicatore sulla fiducia dei librai vede un deciso calo, mitigato solo in parte dalle aspettative di una ripresa verso fine anno. Ma i numeri non mentono: i ricavi sono previsti in calo dell’8% rispetto al 2023, e il trend occupazionale sembra seguire la stessa sorte, con una riduzione degli organici prevista per la prima metà dell’anno.
Le difficoltà non si fermano qui: il 64,3% delle librerie che hanno richiesto finanziamenti ha visto accolta solo parzialmente la propria domanda. La maggior parte di queste richieste, precisamente l’82,1%, è stata effettuata al fine di ottenere liquidità, piuttosto che per investimenti diretti nell’attività.
Dettagli e Dati dall’Osservatorio
Le informazioni, emerse dall’Osservatorio sulle librerie in Italia e dal focus group sulle librerie di catena realizzati da Ali – l’Associazione Librai Italiani in collaborazione con Format Research, dipingono un quadro preoccupante.
“La situazione è aggravata dagli aumenti dei costi di gestione, affitti, personale e complicazioni logistiche”, spiega il presidente di Ali Confcommercio, Paolo Ambrosini. Inoltre, la diminuzione della popolazione scolastica e il rincaro delle materie prime hanno spinto gli editori a incrementare i prezzi dei libri, rischiando di diminuire ulteriormente vendite e numero di lettori.
Impatti delle Nuove Politiche Culturali
La sostituzione dell’App18 con le nuove Carte Cultura ha influito negativamente, modificando le abitudini di consumo dei giovani e impattando le vendite. Le nuove modalità di erogazione del contributo, basate sui limiti ISEE, hanno orientato gli acquisti dei giovani verso i libri di testo a scapito di quelli per svago.
Nonostante ciò, il recente decreto Cultura e il Piano Olivetti si propongono di introdurre misure di sostegno, come la detrazione fiscale per l’acquisto di libri e il potenziamento delle Carte Cultura. “Un segno di attenzione che speriamo venga rafforzato nel tempo”, sottolinea Ambrosini.
Conclusioni di ViralNews
L’industria del libro in Italia sta affrontando un periodo di notevole difficoltà, esacerbato da sfide economiche e cambiamenti demografici. Le librerie, cuore pulsante della diffusione culturale, necessitano di supporto concreto e continuativo per superare questa fase critica. In quanto lettori, cittadini e amanti della cultura, è essenziale riflettere sul ruolo che possiamo giocare nel sostenere queste istituzioni vitali. Forse, acquistare quel libro che abbiamo visto l’ultima volta in vetrina potrebbe essere un piccolo, ma significativo, gesto di supporto.