Nel panorama finanziario delle città italiane, il 2024 segna un’era di sorprendente efficienza: meno città trasgrediscono i termini di pagamento ai fornitori. Scopriamo come.
Un Cambiamento di Passo nelle Finanze Locali
Dal 2023 al 2024, il numero dei capoluoghi di provincia che non rispettavano i tempi di pagamento si è quasi dimezzato, passando dal 24% al 13%. Se nel 2022 un terzo delle città eccedeva i limiti, ora solo 15 su 115 mantengono questa indesiderabile abitudine. Questo miglioramento non è solo numerico ma si riflette anche nei tempi medi di pagamento, che sono scesi da 34 giorni nel 2022 a 24 giorni nel 2024.
I Campioni del Pagamento Rapido
Tra i virtuosi, spiccano Iglesias e Pistoia, che hanno liquidato i loro debiti in soli 6 giorni dalla ricezione delle fatture nel 2024. Seguono a ruota Grosseto, Verona, Cuneo, Torino, Belluno e Venezia, tutti sotto la soglia dei 11 giorni. Un risultato che non solo migliora la liquidità delle imprese creditrici ma rafforza anche la fiducia nel settore pubblico.
Gli Ultimi della Classe
Non tutte le città, però, navigano in queste acque serene. Andria, Vibo Valentia e Caserta si distinguono per i ritardi più significativi. Andria, in particolare, ha raggiunto il picco negativo con tempi di pagamento che sfiorano i 145 giorni, ben oltre il limite legale di 30 giorni imposto dal decreto legislativo.
Napoli: Da Fanalino di Coda a Modello di Recupero
Un caso esemplare di miglioramento è Napoli. Un tempo nota per i suoi lunghi ritardi nei pagamenti, la città ha fatto passi da gigante, migliorando la sua posizione di ben tre gradini in classifica. Un segnale che, con le giuste politiche e una gestione attenta, è possibile invertire anche le tendenze più radicate.
Conclusioni di ViralNews
Questo notevole miglioramento nei tempi di pagamento da parte delle amministrazioni locali non è solo un segnale di maggiore responsabilità fiscale ma anche un indicatore di un cambiamento più ampio nella gestione della P.A. italiana. I dati ci mostrano che è possibile, con impegno e strategia, trasformare anche le più ingombranti burocrazie in enti snelli e funzionali. Ma la strada è ancora lunga e le eccezioni, come dimostrato da Andria e altri, sono là a ricordarci che il viaggio verso l’efficienza è un percorso costante e mai concluso. Riflettiamo su come possiamo tutti contribuire a mantenere e migliorare questi risultati, promuovendo un dialogo aperto tra cittadini, imprese e istituzioni.