Enrica Ferrara, con il suo romanzo d’esordio, ha conquistato il Premio Rapallo Bper Banca 2024 nella categoria ‘Narrativa’. Un’opera che naviga tra i ricordi tormentati degli anni di piombo, intitolata ‘Mia madre aveva una Cinquecento gialla’ e pubblicata da Fazi Editore nel 2024.
Una vittoria annunciata?
Di certo il successo di Enrica non era scontato, ma chi ha avuto il piacere di perdersi tra le pagine del suo romanzo non può che confermare la scelta della giuria. Una narrazione che si destreggia con abilità tra flashback e piani temporali diversi, una voce narrante chiara e incisiva, e soprattutto una capacità notevole di rendere nuovi angoli di una storia italiana tanto dibattuta.
Un podio di talento femminile
Non solo Enrica Ferrara, ma anche altre illustri penne hanno ricevuto riconoscimenti: Valeria Parrella con ‘Piccoli miracoli e altri tradimenti’ si aggiudica il secondo posto, e Emanuela Anechoum con ‘Tangerinn’ il terzo, entrambi pubblicati nel 2024. Un trionfo al femminile che testimonia la vitalità e la diversità della letteratura contemporanea italiana.
Oltre la narrativa: i riconoscimenti in saggistica
La sezione ‘Costume e Saggistica’ ha visto trionfare Daria Bignardi con ‘Ogni prigione è un’isola’, edito da Mondadori. Inoltre, un premio speciale della giuria è stato conferito ad Adriana Cavarero per l’intero arco della sua carriera.
Il cuore pulsante di Rapallo
Il sindaco di Rapallo, Elisabetta Ricci, ha espresso grande soddisfazione per il rinnovato successo dell’evento: “Una delle iniziative culturali più importanti e prestigiose che il Comune di Rapallo annovera”. Serena Morgagni, direttrice della Comunicazione di Bper Banca, ha sottolineato l’importanza di queste iniziative per la valorizzazione del talento femminile e il ruolo della cultura come motore di crescita sociale.
Conclusioni di ViralNews
Il Premio Rapallo Bper Banca non è solo un’occasione di celebrazione per i talenti emergenti e affermati della letteratura femminile italiana, ma si conferma anche un momento di riflessione sulla capacità della narrativa di esplorare e illuminare le pieghe più oscure della nostra storia recente. Enrica Ferrara con ‘Mia madre aveva una Cinquecento gialla’ non solo ha vinto un premio, ma ha anche ricordato quanto sia vitale non smettere mai di raccontare, di esplorare, di comprendere. Ogni opera letteraria che si rispetti è una piccola rivoluzione: una voce che non vuole tacere, un ricordo che insiste per essere ascoltato, una verità che cerca di emergere. E voi, lettori, siete pronti ad ascoltare?