Una rassegna cinematografica che ci riporta indietro nel tempo, quando le immagini parlavano più delle parole. Dal 6 al 26 novembre, la capitale francese diventa la casa del Cinema Muto, ospitando una selezione di film dalla 43ª edizione delle Giornate del Cinema Muto di Pordenone. Grazie alla collaborazione con la Fondation Jérôme Seydoux-Pathé, gli appassionati di cinema avranno l’opportunità di immergersi in 15 proiezioni uniche, tutte accompagnate da musica dal vivo, con un totale di 30 appuntamenti imperdibili.
Un Viaggio nel Tempo Cinematografico
Curata dal direttore delle Giornate, Jay Weissberg, in collaborazione con la Fondazione, la rassegna a Parigi non è solo una replica ma un vero e proprio ponte culturale tra Italia e Francia. Tra i film in programma, spiccano opere provenienti dalle retrospettive dedicate quest’anno all’Uzbekistan e all’America Latina, senza trascurare le gemme del passato come “Dinty” (1920) e “Song” (1928), che vedono protagonista la stella cinoamericana Anna May Wong.
Capolavori e Perle Rare
Non mancano i classici del cinema muto italiano ed internazionale, tra cui “Rapsodia satanica” (1915-1917) di Nino Oxilia e “Three Women” (1924) di Ernst Lubitsch. Inoltre, il pubblico potrà godere della frizzante commedia “Saxophon-Susi” (1928) di Karel Lamač, con Anny Ondra, e immergersi nell’atmosfera siciliana con “L’appel du sang” (1919) di Louis Mercanton, girato tra le meraviglie di Taormina.
Un’Oasi per gli Amanti del Cinema
I film saranno tutti presentati con accompagnamento musicale dal vivo, un dettaglio non da poco che rievoca l’autentica esperienza del cinema delle origini. Ogni proiezione sarà inoltre replicata, dando così a tutti la possibilità di partecipare a questo evento unico.
Conclusioni di ViralNews
Le Giornate del Cinema Muto non sono solo un festival, ma un tuffo nella storia del cinema, un’arte che nonostante i secoli continua a commuovere, intrattenere e ispirare. La trasferta parigina di quest’anno offre una magnifica occasione per riscoprire film dimenticati e celebrare le culture cinematografiche di tutto il mondo. Come sempre, il cinema muto ci insegna che, a volte, le immagini possono dire molto più di mille parole. E voi, siete pronti a lasciarvi trasportare in questa avventura silenziosa ma incredibilmente eloquente?