Quando l’arte incontra il memento mori: dal 23 gennaio al 2 marzo 2025, la Raccolta Lercaro di Bologna ospita “Se chiudo gli occhi il buio non mi vede – Atto II”, un viaggio nelle profondità dell’anima e del tempo attraverso le sculture di Luca Freschi.
Un Viaggio nella Vanitas: L’Esposizione di Luca Freschi
Bologna, 23 gennaio 2025 – In una fredda serata invernale, il cuore pulsante dell’arte contemporanea batte alla Raccolta Lercaro, il prestigioso spazio espositivo che apre le sue porte a un’esperienza unica. “Se chiudo gli occhi il buio non mi vede – Atto II”, curata da Niccolò Bonechi e in collaborazione con la Galleria L’Ariete, propone le ultime creazioni di Luca Freschi, un maestro nella manipolazione della terracotta ceramica.
Un’esplorazione dell’io e del finito
L’esposizione si snoda attraverso un percorso non lineare, dove ogni opera narra una storia di decomposizione e ricomposizione: dai calchi di figure classiche a vasi antichi, dai fiori recisi alla monumentalità delle Cariatidi e alla sacralità delle opere della serie Fine di Dio. Freschi, con un piede nelle antiche tecniche e l’altro nell’innovazione, esplora il tema della vanitas, un richiamo alla transitorietà dell’esistenza e al memento mori.
L’arte come dialogo tra passato e presente
Le opere esposte, molte delle quali create specificamente per questo spazio, offrono una riflessione sul tempo e sulla fragilità umana. La serie Pavimenti d’ombra e i Breviari sono esempi lampanti di come l’arte possa trasformare la fragilità in qualcosa di tangibile e profondamente emotivo. Ogni pezzo è un dialogo tra l’artista e lo spettatore, un invito a riflettere sulla propria esistenza.
La Reazione del Pubblico e la Critica
La mostra si inserisce nell’ambito di Art City Bologna 2025, una vetrina prestigiosa durante la quale la città diventa un punto di riferimento internazionale per gli appassionati d’arte. La critica ha già lodato l’approccio innovativo di Freschi, definendo la mostra un “punto di non ritorno” nell’arte contemporanea di riflessione sulla condizione umana.
Un’esperienza multisensoriale
L’allestimento della Raccolta Lercaro permette ai visitatori di immergersi completamente nell’universo creato da Freschi. La disposizione delle opere e l’uso dello spazio stimolano una percezione multisensoriale, rendendo la visita un’esperienza indimenticabile che va oltre la mera contemplazione visiva.
Conclusioni di ViralNews
“Se chiudo gli occhi il buio non mi vede – Atto II” non è solo una mostra, è un viaggio nell’anima, un dialogo continuo tra l’essere e il nulla, tra la bellezza effimera e l’eternità del ricordo. Luca Freschi ci ricorda che l’arte non è solo contemplazione, ma anche introspezione e confronto con le grandi domande della vita. Da non perdere per chi cerca nell’arte non solo bellezza, ma anche profondità e provocazione intellettuale.