Il 16 gennaio, Lione diventerà palcoscenico di un evento straordinariamente evocativo: un concerto per il Giorno della Memoria che unisce canto e violino in un viaggio attraverso i canti ebraici, da antiche melodie a composizioni contemporanee.
Un Evento Unico nel Suo Genere
Il concerto, intitolato “ITalYa Canti ebraici dall’antichità ad oggi, dal Medioriente all’Occidente”, si terrà alle 19 nella suggestiva cornice dell’Istituto Italiano di Cultura di Lione. Protagonisti della serata saranno Delilah Gutman, voce e parola, e Refael Negri, al violino, due artisti di calibro internazionale che porteranno il pubblico in un viaggio emotivo attraverso diverse epoche e culture.
I Protagonisti della Serata
Delilah Gutman, compositrice, pianista e cantante di fama, ha ricevuto nel 2012 il riconoscimento di “Ambasciatrice dell’amicizia Israele-Italia”. La sua arte si è espressa in numerosi palchi internazionali, portando sempre un messaggio di pace e condivisione culturale. Refael Negri, diplomato al Conservatorio “Luca Marenzio” di Brescia, è noto per le sue esibizioni con ensemble di prestigio come il Tel Aviv Soloists Ensemble e la Jerusalem Baroque Orchestra.
Un Repertorio Diversificato
Il repertorio del concerto spazia dall’ebraico al giudeo-spagnolo, passando per il tedesco, l’italiano e lo yiddish, creando un tessuto sonoro ricco e variegato che riflette la complessità e la profondità della cultura ebraica. Le performance di Gutman e Negri promettono di essere non solo un tributo musicale, ma anche un forte richiamo alla memoria collettiva e alla riflessione.
Un Progetto di Ampio Respiro
L’evento si inserisce nel più ampio progetto Suono Italiano del Cidim, sostenuto dalla Direzione Generale Spettacolo del ministero della Cultura. Questo progetto mira a promuovere la musica italiana all’estero, realizzando concerti che esplorano diverse sfaccettature della musica classica e contemporanea. Nel 2024, sono stati realizzati 130 concerti che hanno riscosso grande successo di pubblico e critica.
Conclusioni di ViralNews
L’impegno di artisti come Delilah Gutman e Refael Negri nel trasmettere, attraverso la musica, un messaggio di pace e memoria è encomiabile. Eventi come quello di Lione dimostrano come la cultura e l’arte possano essere strumenti potenti per mantenere viva la memoria storica e promuovere l’amicizia tra i popoli. La musica, in questo caso, non è solo intrattenimento ma diventa un ponte culturale che unisce, attraverso le note, passato e presente in un dialogo continuo e necessario. Invitiamo tutti a riflettere su come ogni nota musicale, ogni parola cantata, possa contribuire a costruire un futuro di maggiore comprensione e rispetto reciproco.