Milano non è solo la capitale della moda, ma anche quella della resilienza e dell’arte, come dimostra la mostra “Somebody to Love” al PAC (Padiglione d’Arte Contemporanea). Questa esposizione unica, che inaugura il 1° ottobre e continua fino al 27 dello stesso mese, è un viaggio emotivo attraverso le vite di otto persone che convivono con l’HIV.
Uno Scatto per la Dignità
Il progetto “Ri-scatti”, giunto alla sua decima edizione, porta sul palcoscenico della fotografia le storie di sette uomini e una donna, i quali hanno deciso di abbattere i pregiudizi mostrando la loro quotidianità e i loro sogni attraverso l’obiettivo. Le fotografie esposte non sono solo immagini; sono dichiarazioni potenti di esistenza e resistenza. Le foto e il catalogo della mostra sono in vendita, e l’intero ricavato sarà devoluto a sostegno delle persone con HIV.
Collaborazioni e Sostegni
La mostra è promossa dal Comune di Milano con il sostegno di Tod’s e realizzata in collaborazione con ASA – Associazione Solidarietà AIDS ODV, CIG Arcigay Milano ODV, Fondazione LILA Milano ETS e Milano Check Point ETS. Tali partnership non solo rafforzano il messaggio di inclusione e supporto, ma dimostrano anche la solidarietà della comunità milanese nei confronti di chi vive con l’HIV.
La Fotografia Come Arma Contro lo Stigma
L’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, ha sottolineato come la fotografia in questa mostra assuma un ruolo cruciale: non solo come strumento di auto-rappresentazione, ma anche come mezzo per combattere lo stigma ancora troppo spesso associato all’HIV. Le storie di Pic(colo), con la sua affettività, Andrés e la sua lotta contro lo stigma, la forza di Francesco, la creatività di Daphne, i timori di Alberto, il senso di colpa di alchÆmist e la sessuofobia di Soma, sono solo alcune delle narrazioni che si intrecciano in questo evento artistico e sociale.
Conclusioni di ViralNews
“Somebody to Love” non è solo una mostra; è un grido di battaglia contro l’ignoranza e un inno all’amore e alla comprensione. Queste otto storie ci invitano a riflettere su quanto sia fondamentale guardare oltre il pregiudizio e riconoscere la bellezza e la forza interiore di ogni individuo. Il PAC di Milano si conferma un luogo di cultura essenziale, che apre le sue porte alla diversità e all’inclusione, dimostrando che l’arte può davvero fare la differenza nel mondo. Non perdete l’occasione di vedere il mondo attraverso gli occhi di chi ha scelto di vivere con dignità, nonostante le sfide.