Una passione così forte da non spegnersi nemmeno di fronte alla tragica fatalità. Nives, 67 anni, ex fisioterapista e tifosa accanita della Pallacanestro Trieste, ci ha lasciato una settimana dopo essere stata colpita da una emorragia cerebrale mentre assisteva alla partita contro Treviso.
Un Malore Inaspettato
Era una domenica come tante altre per Nivia e la sua famiglia, abituati a trascorrere i pomeriggi tra i clamori del palazzetto. Ma quello che doveva essere un momento di gioia e divertimento si è trasformato in tragedia quando, improvvisamente, Nivia ha perso i sensi, crollando al suolo.
Intervento Immediato, Ma Vano
Nonostante l’intervento rapido dei medici della squadra e del personale sanitario presente, il destino di Nivia sembrava già segnato. Trasportata d’urgenza all’ospedale Maggiore, è stata dichiarata vittima di morte naturale dopo una lotta disperata contro il tempo.
Un Tributo Emozionante
Il ricordo di Nivia non poteva non essere celebrato nel tempio che l’ha vista vivere le sue più grandi passioni. Prima del fischio d’inizio della partita contro Givova Scafati, il palazzetto si è fermato per un minuto di silenzio. Sullo schermo, il volto sorridente di Nivia ha fatto da sfondo a questo triste ma toccante momento. Giocatori, allenatori e il general manager Michael Arcieri hanno poi offerto un caloroso abbraccio a marito e figlio, presenti in prima fila, sotto gli occhi di una commossa Curva Nord che ha esposto uno striscione: “Ciao Nivia, tifosa biancorossa per sempre”.
La Comunità in Lutto
Dal 2016, anno in cui Nivia divenne abbonata, la sua presenza è stata una costante, una piccola certezza per la squadra e per i fan. La sua improvvisa scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile non solo tra i suoi cari, ma in tutta la comunità di tifosi della Pallacanestro Trieste.
Conclusioni di ViralNews
La storia di Nivia ci ricorda quanto fragile e prezioso sia ogni istante vissuto. Anche nei momenti di festa, la vita può celare imprevisti che cambiano irreversibilmente il corso degli eventi. Riflettiamo su quanto sia importante godere delle passioni e delle persone che amiamo, ricordando che ogni partita potrebbe essere l’ultima. E forse, proprio in questa fragilità, si nasconde il vero valore delle piccole gioie quotidiane. A Nivia, il nostro ultimo, rispettoso applauso.