In un’autunno ricco di eventi letterari, Antonio Scurati si prepara a lanciare la bomba letteraria del momento: “M. L’ora del destino”, quarto capitolo della saga che ha tenuto incollati ai loro sedili migliaia di lettori. Il 16 ottobre, proprio il giorno della sua uscita in libreria, il libro sarà presentato in grande stile alla Buchmesse di Francoforte, con l’Italia come Ospite d’Onore.
Un rifiuto che fa storia
Prima di immergerci nei dettagli succosi del libro, vale la pena notare che Scurati ha scelto di marcare la sua indipendenza. Ha rifiutato di far parte della delegazione italiana e ha firmato un appello critico verso il programma della fiera. Una mossa che solleva sopracciglia e domande: quale messaggio vuole inviare l’autore con questo gesto?
“M. L’ora del destino”: un viaggio nel cuore oscuro del fascismo
Il libro si apre nel giugno del 1940, un momento cruciale per l’Italia e per Mussolini. La narrazione promette di essere un intenso viaggio attraverso figure storiche come Mario Roatta, Galeazzo e Edda Ciano, e non può mancare Clara Petacci. Il tutto mentre l’ombra della guerra si allunga sull’Italia.
Un’opera che travalica i confini
Non solo in italiano, “M. L’ora del destino” esce simultaneamente in tedesco e spagnolo, e poco prima è stato pubblicato “Fascismo e populismo” in francese. Scurati non è solo un fenomeno italiano, ma un autore che dialoga con un pubblico globale.
Il grande debutto a Milano
Dopo il sipario tedesco, il 28 ottobre, il libro farà il suo debutto italiano a Milano, alla Fondazione Feltrinelli. Qui, Scurati sarà accompagnato da Daria Bignardi e le letture di Benedetta Cimatti, già volto noto per chi segue le trasposizioni televisive delle opere di Scurati.
Conclusioni di ViralNews
In “M. L’ora del destino”, Scurati non si limita a raccontare la storia: la scolpisce con una prosa che è un pugno nello stomaco. La sua presenza alla Buchmesse, nonostante il rifiuto iniziale, segnala l’importanza di confrontarsi con la storia, di discuterne apertamente, senza barriere. Questo nuovo volume non è solo un libro, è un evento culturale che ci invita a riflettere sulle ombre del passato che, in qualche modo, continuano a influenzare il presente. Ci chiediamo, quindi, quale sarà il prossimo capitolo di questa saga storica, e come continuerà a sfidare il nostro modo di vedere la storia.