Trento, 20 giugno 2014. – L’interesse che suscita l’Expo 2015, che verrà inaugurato a Milano il 1° maggio dell’anno prossimo, ispirato a “Mutrire il pianeta. Energia per la vita”, coinvolge anche la scienza e le istituzioni universitarie. Per questo motivo, ho il piacere di segnalare ai lettori la prof.ssa Casimira Grandi.Di formazione sociologica, con specializzazione in demografia storica, ha introdotto Storia sociale all’Università di Trento, dove attualmente insegna Storia contemporanea alla laurea triennale di Sociologia e Storia sociale alla laurea magistrale di Gestione Organizzazione Territorio. La sua attività di ricerca è caratterizzata dall’approccio transdisciplinare – comparativo con Brasile, Lussemburgo e Svizzera, che delinea un percorso fondato sulla microanalisi in funzione di macrocomparazioni, nell’innovativa analisi di contesto ispirata a new heritage perspective: metodologia che consente di indagare i rapporti ancestrali in funzione dell'”interezza dei tempi” e della globalizzazione. Sull’ampio scenario della Storia sociale ha privilegiato alcuni ambiti di studio ispirati dai rapporti con i partners, quali: dinamica storico-demografica naturale e sociale, analisi di genere, costruzione della memoria identitaria e “genetica/disgenetica sociale”. Ha organizzato il lavoro in due aree circoscritte a “seminari permanenti” – di cui è responsabile scientifico -, facenti capo al Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale: ALLA RICERCA DELLE MENTI PERDUTE, storia sociale della psichiatria e NOMI & MEMORIA (N/M) storia demografica e sociale.
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