Naike Rivelli, figlia dell’iconica Ornella Muti, non è solo un volto noto del cinema e della musica, ma anche una fervente attivista e una figura controversa nei media. Dalla sua posizione sulla cannabis medica alla sua battaglia personale con i tabù del corpo femminile fino ad arrivare alle turbolenze legali con Barbara D’Urso, Rivelli non smette di stupire e dividere l’opinione pubblica.
La Cannabis Secondo Naike: Non Solo Fumo
“Nel dibattito pubblico spesso si confonde tutto, ma la cannabis medica non è droga,” afferma Rivelli. Lei e la sua celebre madre, Ornella Muti, si sono espresse apertamente a favore della cannabis medica, una sostanza che Naike utilizza per gestire i sintomi della menopausa precoce, soprattutto le intense ondate di calore che descrive come “saune finlandesi”. Rivelli, che ha raggiunto la menopausa a soli 43 anni, ha provato innumerevoli trattamenti senza successo, trovando sollievo solo nel Bedrocan, un farmaco a base di cannabis.
Quando i Tabù Diventano Tema di Conversazione
In un’era dove l’immagine del corpo femminile è spesso soggetta a standard irrealistici, Naike Rivelli sceglie di rompere gli schemi. Ha recentemente discusso la sua scelta di non depilarsi il corpo, ad eccezione delle ascelle, per motivi pratici legati al sudore. Questa sua presa di posizione si inserisce in un movimento più ampio che cerca di normalizzare i peli del corpo femminile, spesso visti come un tabù.
Una Querelle Mediatica Che Finisce in Tribunale
La vita di Naike Rivelli non è priva di scandali. Recentemente, è stata condannata per diffamazione dal Tribunale di Alessandria a seguito di una querelle con la nota presentatrice televisiva Barbara D’Urso. Rivelli aveva insinuato, attraverso due video su Instagram, che il successo di D’Urso fosse frutto di favoritismi non propriamente professionali. Questo episodio ha sollevato un vespaio di polemiche e messo in luce la delicatezza e l’importanza della responsabilità comunicativa nei social media.
Conclusioni di ViralNews
Naike Rivelli è sicuramente una figura poliedrica e complessa, che con il suo comportamento sfida continuamente le convenzioni sociali e mediatiche. Da una parte, il suo attivismo per la legalizzazione della cannabis medica e la normalizzazione dei peli sul corpo femminile mostra un impegno verso temi di attuale rilevanza sociale e sanitaria. Dall’altra, la sua recente condanna per diffamazione solleva interrogativi sul peso delle parole e l’uso dei media come strumento di critica personale. In un mondo sempre più connesso e reattivo, figure come Naike Rivelli ci ricordano l’importanza del dibattito aperto ma anche del rispetto reciproco. ViralNews invita i lettori a riflettere: fino a che punto la libertà di espressione può spingersi prima di trasformarsi in lesione dell’altrui dignità?