L’avv. Giacomo Bernardi, nuovo dirigente generale della PAT, capo dell’avvocatura provinciale. Nominato dalla giunta su proposta di Fugatti Trento, 6 luglio 2021. – Siamo alla sesta puntata. L'”affaire” Deloitte, Trento Rise, Provincia, Informatica Trentina, UnTn si arricchisce di un altro piccolo (o grande) particolare, sfuggito ai media e ai consiglieri provinciali: “distrazione di massa”, così in gergo sociologico. Ma siamo sicuri che sia proprio così….. che la “distrazione”, seppur colpevole, non nasconda in realtà dell’altro? Veniamo al dunque. “Avvocatura della Provincia, Giacomo Bernardi è il nuovo dirigente generale” così titola l’ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento. Di seguito il testo (pubblicato sul sito della PAT il 26 giugno scorso) “L’avvocato Giacomo Bernardi, 56 anni, libero professionista con studio ad Arco e Trento, è il nuovo dirigente generale dell’Avvocatura della Provincia autonoma di Trento. Succede all’avvocato Nicolò Pedrazzoli in pensione dai primi di marzo 2021. L’assunzione è con contratto a tempo determinato con durata fino al termine dell’attuale legislatura ed è disposto dalla Giunta provinciale con la delibera proposta dal presidente Maurizio Fugatti. L’avvocato Bernardi è stato individuato dopo aver attivato una procedura con avviso pubblico cui hanno partecipato 14 persone sia interne che esterne alla Provincia.””A seguito di procedura pubblica per la raccolta delle candidature – così Fugatti –, conferiamo ad un conosciuto e stimato professionista come Bernardi un incarico di assoluta importanza per la Provincia autonoma di Trento e per il Trentino. Piena fiducia e auguri di buon lavoro al nuovo dirigente generale, confidiamo nel suo valido contributo in un ruolo così delicato, per la tutela degli interessi della comunità trentina”. Domanda immediata. Si tratta dello stesso Giacomo Bernardi, liquidatore dI Trento Rise, società coinvolta nel ben noto affare Deloitte-Trento Rise-Provincia autonoma? Si è proprio lui. Eppure il suo nome è scomparso da Google, che non è sicuramente il Vangelo, ma serve per lo meno da memoria storica per quella vicenda. Google lo cita come candidato sindaco alle amministrative dell’anno scorso. In corsa per fare il sindaco di Arco fu “trombato” dagli elettori, ma entrò in consiglio comunale, pensando di far bene a rendersi “indipendente”, costituendo il gruppo personale, per non far torto alle liste del centrodestra (Lega, FdI e FI) che lo avevano sostenuto. Ma l’avvocato Bernardi è «indagato» dalla Procura della Corte dei conti per l’ “atto transattivo”, depositato nel processo penale, con il quale Trento Rise aveva ritirato e rinunciato ad ogni azione civile verso Deloitte, facendola uscire, senza danni dal processo. Inoltre, all’avvocatura provinciale fu inviata dal già dirigente generale della PAT Claudio Moser lettera del 10 luglio 2019 (prot. D323/2919/438135/26.14.1/AT), con la quale l’alto dirigente provinciale chiedeva alla Deloitte di versare alla Provincia 2,3 milioni€ «salvo diversa quantificazione, in sede civile a titolo di risarcimento dei danni conseguenti ai fatti illeciti accertati dal giudice penale e subiti dallo scrivente Ente pubblico”» per “danni morali e materiali” subiti dalla Provincia autonoma in relazione alla vicenda “Trento Rise”, quando sappiamo dal Procuratore della Corte dei conti «omissis… Deloitte non ha versato alla Provincia nemmeno un centesimo, facendo cadere nel nulla la richiesta (10 luglio 2019) inviata, per conoscenza al Servizio provinciale entrate finanze e credito e all’Avvocatura provinciale». Ragioni di opportunità, quanto meno e non solo, per altre ragioni che andremo a spiegare meglio nelle prossime puntate, avrebbero sconsigliato la sua nomina a capo dell’avvocatura provinciale. (prosegue) (nella foto Giacomo Bernardi)
]]>Più ombre che luci nell’affare Deloitte-Trento Rise (sesta puntata)
By Redazione3 Mins Read