Trento, 4 ottobre 2020. – Redazione Si apprende che, nella capitale, è in corso di svolgimento l'”assemblea costitutiva del nuovo soggetto politico di ispirazione cristiana, aperto a credenti e non credenti interessati al Bene comune”. E’ l’ennesima iniziativa, probabilmente destinata al risultato delle numerose precedenti, andate tutte male. Tra i sostenitori del progetto – per quanto si sa – tre corregionali: l’altoatesino Roberto Bizzo e i trentini Ivo Tarolli e Lorenzo Dellai. Del primo poco sappiamo. Gli altri due sono da ricordare, oltre per aver ricoperto incarichi istituzionali, anche per la loro spiccata “vocazione” di fondatori e rifondatori. Ivo Tarolli, dopo esser transitato dalla D.C. al Partito Popolare, dal CCD, all’Unione Democristiana di Centro e all’ Unione dei democratici cristiani e dei democratici di centro, fu tra i fondatori e sostenitori di altre “rifondazioni”, nazionali e locali, mai andate in porto, come “Trentino unico popolare” (2015), vicino ad “Italia Unica” di Corrado Passera, già ministro di Mario Monti, mentre si candidò nel 2019 alle elezioni europee nelle liste dei Popolari per l’Italia, movimento oggi scomparso, fondato da Mario Mauro, già ministro di Mario Monti. Lorenzo Dellai, da sindaco di Trento, liquidò, ai primi anni 90, il gruppo della D.C, avvicinandosi al progetto politico di Leoluca Orlando, successivamente fondò la “Civica Margherita” che poi si sciolse nell’UPT. Nel novembre 2009 fu promotore (assieme a Francesco Rutelli e Bruno Tabacci) del Manifesto per il cambiamento e buon governo che si tradusse in Alleanza per l’Italia, di cui diventò coordinatore nazionale. Movimento da tempo scomparso. Nel 2012 fu fra i promotori assieme a Luca Cordero di Montezemolo ed altri del manifesto Verso la Terza Repubblica. Eletto deputato alle elezioni politiche del 2013 con la lista “Scelta Civica” di Mario Monti, ne divenne capogruppo. Il 10 dicembre 2013 si dimise da Scelta Civica per fondare il nuovo partito dei Popolari per l’Italia e aderire al nuovo gruppo parlamentare Per l’Italia, di cui divenne capogruppo.Il 4 luglio 2014 abbandonò anche i Popolari per l’Italia per fondare la nuova associazione politica Democrazia Solidale, nuovo partito di centrosinistra alleato col Centro Democratico di Bruno Tabacci per assumere l’incarico di presidente del gruppo parlamentare Democrazia Solidale – Centro Democratico.
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