Sospensione temporanea delle piogge in Sardegna, ma l’attenzione resta alta sulle dighe e i corsi d’acqua.
La Calma Prima della Tempesta?
In un’isola spesso colpita da intensi fenomeni meteorologici, la Sardegna oggi respira un po’ di sollievo. Le ultime tre ore hanno registrato piogge deboli nel settore orientale dell’isola, un chiaro segnale che il maltempo sta concedendo una tregua. Tuttavia, non è tempo di abbassare la guardia. L’allerta arancione, simbolo di un rischio idrogeologico moderato, resterà attiva almeno fino alle 18:00.
Acque Turbolente: I Corsi d’Acqua sotto Osservazione
Mentre gli abitanti possono godersi una pausa dalle precipitazioni, la Protezione Civile non perde di vista i veri protagonisti di questa storia: i corsi d’acqua e le dighe. Alcuni fiumi come il Flumendosa a Ponte Brecca mostrano livelli preoccupanti di 3.36 metri, sebbene in diminuzione. Altri, come il Cedrino a Bartara e a Onifai, segnalano livelli stabili ma altrettanto allarmanti, sopra la soglia di sicurezza S2.
Un caso particolare è quello del Tirso al rifornitore Tirso, dove si è registrato un aumento significativo della soglia idrometrica di circa 1.30 metri. Questi dati non sono solo numeri, ma segnali vitali di un ecosistema che lotta per mantenere l’equilibrio.
Le Dighe: Sentinelle di Pietra
Le dighe, quelle grandi guardiani di cemento e terra, giocano un ruolo cruciale in questi giorni di incertezza. Nel Nuorese, dighe come Maccheronis e Pedra ‘e Othoni lavorano incessantemente, scaricando rispettivamente 130 e 170 metri cubi d’acqua al secondo per prevenire possibili straripamenti. Allo stesso modo, la diga di Govossai continua a liberare acqua nel bacino di Gusana a un ritmo di 6.5 metri cubi al secondo.
Conclusioni di ViralNews
La situazione in Sardegna ci ricorda quanto sia delicato il rapporto tra uomo e natura. Mentre ci godiamo questa breve pausa dalle piogge, non dimentichiamoci delle lezioni che il maltempo ci insegna. L’attenzione costante ai corsi d’acqua e alle infrastrutture come le dighe è cruciale. Ogni metro cubo d’acqua scaricato è una piccola vittoria nella prevenzione delle catastrofi. Riflettiamo su come possiamo migliorare la nostra resilienza e preparazione, perché quando si tratta di madre natura, è sempre meglio essere un passo avanti.