Nel cuore delle Dolomiti, una corsa contro il tempo è in corso per ritrovare Aziz Ziriat e Samuel Harris, due escursionisti inglesi di 36 e 35 anni, scomparsi dal primo gennaio. Le loro tracce si sono perse nell’area del bivacco Malga Dosson, dove la loro attrezzatura è stata ritrovata, testimoniando l’ultima nota posizione dei due amici.
Un inizio d’anno avvolto nel mistero
Il Capodanno per Aziz e Samuel doveva essere un’avventura memorabile tra i rifugi innevati delle Dolomiti. Invece, quello che si è trasformato in un dramma ha avuto inizio proprio il 1° gennaio, quando i due, dopo aver trascorso la serata in bivacco, decidono di proseguire il loro viaggio nonostante le avverse condizioni meteo. Rebecca Dimmock, fidanzata di Aziz, racconta di aver ricevuto foto e messaggi fino a quando il cellulare di lui non ha esaurito la batteria. Era l’ultima volta che aveva sue notizie.
Il grande dispiegamento
Le ricerche sono state avviate immediatamente dopo l’allarme lanciato dai familiari, preoccupati per il mancato rientro dei due, previsto per il 6 gennaio. Un team di circa 15 operatori del Soccorso Alpino è stato trasportato via elicottero nella zona del Passo di Conca, a circa 2.600 metri, dove i segnali dei telefoni degli escursionisti sono stati captati per l’ultima volta. Nonostante il freddo pungente e il vento costante, la visibilità rimane buona, il che rappresenta una speranza in più per le squadre di soccorso.
Tecnologia e solidarietà
Oltre al tradizionale soccorso alpino, la tecnologia gioca un ruolo chiave: droni e segnali GPS aiutano a restringere l’area di ricerca, mentre gli “Psicologi per i popoli” offrono sostegno emotivo ai familiari che, ansiosi e speranzosi, sono arrivati dal Regno Unito per seguire da vicino gli sviluppi.
Conclusioni di ViralNews
La storia di Aziz e Samuel è un toccante promemoria della fragilità umana di fronte alla maestosa e spesso implacabile natura. Mentre le squadre di soccorso lavorano incessantemente per portare a casa i due amici, la comunità internazionale osserva, sperando in un lieto fine. Questo evento tragico ci invita a riflettere sull’importanza della preparazione e del rispetto per l’ambiente montano, così come sul valore della solidarietà e dell’innovazione tecnologica nei momenti di crisi. Restiamo uniti nel rinnovare la speranza per Aziz e Samuel, affinché possano presto raccontare la loro storia.