Esplora la connessione tra il mondo artistico parigino dei primi ‘900 e l’Italia attraverso le opere di Renato Paresce e gli “italiens de Paris”, in esposizione a Monte Vidon Corrado e a Jesi.
Un Viaggio Artistico da Parigi alle Marche
Dal 2 marzo al 4 maggio 2024, la Casa Museo Osvaldo Licini di Monte Vidon Corrado diventa il palcoscenico delle avventure artistiche di Renato Paresce e dei suoi colleghi italiani a Parigi. Successivamente, dal 16 maggio al 14 settembre, la mostra si trasferisce nelle eleganti sale di Palazzo Bisaccioni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi.
L’Incontro che Non Fu
Curata da Stefano De Rosa e promossa dal Centro Studi Osvaldo Licini insieme al Comune di Monte Vidon Corrado e la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, la mostra si focalizza su un dialogo mancato ma potente. Osvaldo Licini e Renato Paresce, pur non avendosi mai incontrati, condivisero lo stesso spirito e palcoscenico nel 1928 durante la mostra “Les artistes italiens de Paris”. Questo evento rappresenta la scintilla da cui è scaturita l’idea di questa affascinante retrospettiva.
Un’Esplorazione Profonda dell’Arte di Paresce
Il percorso espositivo offre uno sguardo approfondito sulla vita di Paresce dal 1913 al 1931, mostrando come un fisico e giornalista si trasformi in un pittore autodidatta, influenzato dalle correnti post-impressioniste fino a sviluppare un’estetica unica e riconoscibile. Tra le opere principali, spiccano “Il barcone” (1913), “La veduta di Parigi” (1918) e “La Comète” (1931).
Gli Altri “Italiens de Paris”
Non meno affascinante è la sezione dedicata agli altri artisti italiani che hanno marcato l’arte parigina. Opere come “Ritratto di signora” di De Chirico (1921) e “Capriccio metafisico” di De Pisis (1918-20) arricchiscono la narrazione, mostrando come l’influenza italiana abbia permeato e arricchito la scena artistica francese.
Riflessioni di ViralNews
Questa mostra non è solo un’esposizione d’arte; è un ponte culturale tra Italia e Francia, un dialogo visivo tra due realtà che, sebbene separate geograficamente, si ritrovano unite sotto l’egida della creatività e dell’innovazione. “Tra Parigi e Marche: L’Arte Italiana in Mostra” ci invita a riflettere su come l’arte non conosca confini e su come, anche attraverso le vicissitudini storiche e personali, l’arte possa diventare un linguaggio universale di espressione e comprensione.
Invito quindi i lettori a non perdere questa occasione unica per scoprire o riscoprire gli “italiens de Paris” attraverso le lenti di Paresce e dei suoi contemporanei, e magari, chi sa, trovare un po’ di Parigi nel cuore delle Marche.