L’Incidente: Una Giornata di Sole Trasformata in Tragedia
Era una splendida giornata di sole il 31 maggio 2024 quando Bianca Cormos, Patrizia Doros e Cristian Casian Molnar, tre giovani amici, decisero di trascorrere qualche ora sulle rive del fiume Natisone a Premariacco. L’idea era semplice: festeggiare l’esame universitario appena superato da Patrizia e immortalare il momento con qualche foto. Tuttavia, il fiume, che appariva quasi in secca, si trasformò in un inferno liquido in pochi istanti, travolgendo i ragazzi e spezzando brutalmente la loro giovane vita.
L’Ipotesi del Sindaco: Un Salvataggio Mancinato
Il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, ha rilasciato dichiarazioni che lasciano un amaro retrogusto di possibilità mancate: “I ragazzi avevano la possibilità di fuggire e salvarsi. L’acqua li stava circondando ma era ancora bassa. È probabile che non l’abbiano fatto per non bagnarsi scarpe e vestiti.” Queste parole, riportate dal ‘Corriere della Sera’, dipingono un quadro straziante di una decisione fatale. De Sabata ha aggiunto che a pochi metri di distanza c’era un vigile del fuoco che, purtroppo, non ha potuto fare nulla per salvarli, rischiando anche lui di essere trascinato via dalla corrente impetuosa.
La Cronaca dei Fatti: Una Sequenza di Attimi Letali
Il tragico evento si è consumato in pochi, concitati minuti. Alle 13:30 una delle due ragazze ha chiamato il 112, ma l’allarme non è riuscito a evitare il dramma. I vigili del fuoco, gli operai del comune e l’elisoccorso sono arrivati in breve tempo, ma la forza della natura era già fuori controllo. Il fiume, che normalmente fluisce a circa 15 metri cubi al secondo, era salito a quasi 250 metri cubi al secondo, una piena improvvisa e devastante. Gli stessi pompieri hanno assistito impotenti alla tragedia, con l’elisoccorso giunto un minuto dopo la caduta dei ragazzi in acqua.
La Ricerca di Cristian: Un Disperato Tentativo di Chiusura
Mentre i corpi senza vita di Patrizia Cormos e Bianca Doros sono stati recuperati, le ricerche per trovare Cristian Casian Molnar continuano. Una quarantina di pompieri, insieme ai volontari della Protezione Civile, stanno scandagliando il fiume con l’aiuto di droni, elicotteri e canoe, in una disperata speranza di ritrovare il giovane disperso.
Conclusioni di ViralNews
La tragedia di Premariacco non è solo un dramma familiare, ma un monito per tutti noi. Le parole del sindaco Michele De Sabata ci fanno riflettere sulle scelte che facciamo ogni giorno, anche le più banali, che possono avere conseguenze devastanti. Forse, in quei pochi secondi, i ragazzi non hanno realizzato il pericolo imminente, o forse hanno sottovalutato la potenza del fiume. In ogni caso, questa tragedia ci ricorda la fragilità della vita e l’importanza di rispettare la natura. Invitiamo i nostri lettori a riflettere su quanto accaduto e a considerare con maggiore attenzione la sicurezza personale in situazioni apparentemente innocue.
La Procura di Udine ha aperto un fascicolo per fare luce su eventuali responsabilità nella gestione dell’emergenza. Speriamo che questo possa portare a una maggiore consapevolezza e a misure preventive che impediscano simili tragedie in futuro.