Sotto il cielo di Savona, tra i resti di un’antica cattedrale, è emerso un legame indissolubile con l’antica Roma. Una epigrafe funeraria del II secolo d.C., dedicata da Marcus Aemilius Placidus al padre, ha visto nuovamente la luce grazie agli scavi archeologici sul colle della fortezza del Priamar.
Un Rinvenimento Inaspettato
Durante gli scavi, condotti dall’Istituto Internazionale degli Studi Liguri sotto la direzione del professor Franco Varaldo, è emersa questa sorprendente testimonianza storica. L’area, nota per l’antica cattedrale trecentesca, ha rivelato non solo vestigia di epoche medievali ma anche segni di una presenza ben più antica, inclusi resti di un edificio residenziale di età bizantina.
Un Ponte tra Epoca Romana e Oggi
La scoperta non era affatto prevista, e il fascino risiede proprio nell’inaspettata compresenza di stratificazioni storiche che raccontano di un passato ricco e variegato. L’epigrafe, parte di un monumento sepolcrale, offre una finestra diretta su un tempo in cui Savona, con la sua vista sul centro municipale di Vada Sabatia, era un vivace crocevia culturale e commerciale.
Importanza del Ritrovamento
Questo ritrovamento non solo arricchisce il patrimonio del museo archeologico cittadino ma stabilisce anche un punto di riferimento tangibile per la storia di Savona, testimoniando il profondo legame della città con l’Impero Romano. È la prima iscrizione romana scoperta in loco, un dettaglio non trascurabile che sottolinea l’importanza della città in quel vasto e complesso mosaico storico che è l’Italia antica.
Conclusioni di ViralNews
L’epigrafe di Marcus Aemilius Placidus non è solo una pietra incisa. È un messaggio, un ponte lanciato attraverso i secoli che ci connette direttamente alle vite di coloro che hanno calpestato questa terra molto prima di noi. Savona si conferma non solo un luogo di bellezza naturale, ma anche un custode silenzioso di storie che aspettavano solo di essere raccontate. Nel riscoprire il nostro passato, troviamo pezzi di noi stessi e, forse, la chiave per comprendere meglio il nostro futuro.