In un tranquillo angolo del Castello del Buonconsiglio a Trento, dove il passato sembra sussurrare attraverso le mura, una scoperta “sensazionale” ha recentemente scosso il mondo dell’archeologia. Durante un meticoloso lavoro di riordino dei materiali egizi, Annamaria Azzolini e Barbara Gilli hanno portato alla luce quattro frammenti inediti del papiro di Senemnetjer, una vera rarità nel panorama degli studi egittologici.
Un Tesoro Nascosto
Il papiro, databile al regno di Hatshepsut/Thutmosis III (1479-1425 a.C.), proviene dalla necropoli di Saqqara e apparteneva a un ammiraglio di flotta di Menfi. Questo documento è uno dei primi esempi conosciuti del ‘Libro dei morti’, testi funerari destinati a guidare le anime nell’aldilà.
Un Ritrovamento tra le Righe
La scoperta è avvenuta quasi per caso, grazie all’occhio esperto delle due studiosi che hanno riconosciuto l’importanza dei frammenti tra centinaia di altri oggetti. Il testo, che si distingue per la sua doppia registrazione, è una variante rara, solitamente trovata solo in pochi altri esemplari nel mondo, come quelli a Varsavia e a Londra.
Un Legame Storico
La collezione egizia del castello è stata donata nel XIX secolo da Taddeo de Tonelli, un ufficiale dell’Impero austro-ungarico e appassionato collezionista. I suoi viaggi e la sua passione hanno arricchito il patrimonio culturale di Trento, facendo del Castello del Buonconsiglio un custode inaspettato di tesori egizi.
Conclusioni di ViralNews
Questa scoperta non è solo un trionfo per il Castello del Buonconsiglio e per gli studiosi coinvolti, ma rappresenta un pezzo mancante di un puzzle storico che continua a comporsi. L’importanza di questi frammenti risiede non solo nel loro valore archeologico, ma anche nella loro capacità di raccontare storie di civiltà lontane, dimostrando come, anche nei luoghi più inaspettati, il passato possa rivelare segreti sorprendenti. Riflettiamo su quanto ancora c’è da scoprire e su come ogni piccolo frammento possa alterare la comprensione che abbiamo della storia umana.