Assisi, un nome che evoca immagini di pace e spiritualità, è ora anche simbolo di inclusione grazie all’introduzione di pannelli braille e mappe tattili nella sua celebre Basilica di San Francesco. Scopri come questo luogo antico si trasforma per accogliere tutti i visitatori.
Innovazione e Tradizione si Incontrano
L’incantevole città di Assisi, già crocevia di pellegrini e amanti dell’arte, ha fatto un significativo passo avanti nell’essere un esempio di accessibilità. A partire dal 14 settembre, coincidendo con l’apertura del G7 disabilità e inclusione, la Basilica di San Francesco è diventata un luogo ancora più inclusivo grazie all’installazione di pannelli braille e mappe tattili.
Queste nuove aggiunte permettono a persone cieche e ipovedenti di immergersi nella bellezza e spiritualità di uno dei complessi monumentali più significativi al mondo. Questo progetto è stato realizzato con il supporto del Ministero per le Disabilità, in collaborazione con il Centro nazionale del Libro parlato, l’Ufficio relazioni internazionali e la stamperia braille dell’Unione italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Un Percorso di Nove Tappe
Il percorso accessibile è ben strutturato e segue l’itinerario tradizionale della visita alla basilica. Inizia con una presentazione generale all’ingresso della chiesa inferiore, proseguendo poi attraverso luoghi chiave come la Cappella di San Martino, la Cripta, e le Cappelle laterali dedicate a figure sacre quali la Maddalena, Sant’Antonio e Santa Caterina. Il viaggio culmina con una visita al chiostro gotico-rinascimentale di Sisto IV e agli affreschi giotteschi nella chiesa superiore.
Tecnologia al Servizio dell’Arte
Ogni pannello, oltre al braille, include testi in italiano e inglese con font adatti a persone con ipovisione. Un dettaglio particolarmente interessante è il QR code presente su ogni tappa: scansionandolo, i visitatori possono accedere a audiodescrizioni disponibili in quattro lingue (italiano, inglese, francese e spagnolo) disponibili sul canale YouTube della basilica.
Parole dal Custode
Fra Marco Moroni, custode della comunità francescana, ha condiviso il suo entusiasmo per questo progetto: “La nostra comunità è felice che la Basilica di San Francesco si inserisca nel cammino culturale, tecnologico e sociale verso un’inclusione sempre più concreta. È un segno di speranza e un’ispirazione vedere come un edificio così antico possa evolversi e diventare accogliente per tutti.”
Conclusioni di ViralNews
La Basilica di San Francesco in Assisi non è soltanto un luogo di enorme valore storico e spirituale, ma ora anche un faro di inclusione e accessibilità. Questo progetto dimostra come anche i monumenti più antichi possano adattarsi alle esigenze moderne senza perdere il loro fascino e la loro importanza. È un promemoria potente che la cultura, l’arte e la spiritualità sono patrimoni di tutti e per tutti. Che ne pensate, cari lettori? Non è forse il momento di rivedere i nostri spazi pubblici per renderli accessibili a chiunque desideri esplorarli?