Faenza diventa la culla dell’arte di Giacinto Cerone con una mostra che esplora il vibrante universo creativo dello scultore, dal 18 gennaio al 27 aprile.
Un Artista Fuori dagli Schemi
Giacinto Cerone non è stato un uomo di convenzioni. Con una carriera lontana da scuole e movimenti artistici del suo tempo, Cerone ha sempre lasciato che il suo lavoro parlasse per lui. E parla ancora oggi, a quasi vent’anni dalla sua scomparsa, attraverso una mostra speciale al Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, intitolata “L’angelo necessario. Sculture e disegni”.
La Mostra: Un Mosaico di Materiali e Colori
La mostra presenta circa 45 sculture di vari materiali — legno, ceramica, plastica, metallo, marmo, gesso, pietra — e periodi, accanto a una serie di 35 disegni, alcuni dei quali di grande formato. Questa collezione eclettica evidenzia la predilezione di Cerone per le serie tematiche, come le rosse Malerbe, i Fiumi vietnamiti, i Gessi e i Metalli. Inoltre, alcune opere come Cenacolo e Ofelide si distinguono per il loro carattere emblematico e quasi funerario.
Un Legame Speciale con Faenza
Il rapporto di Cerone con Faenza ha radici profonde, risalenti al 1993, quando l’artista lavorò nella storica bottega Gatti, sperimentando con tecniche poco convenzionali e una grande varietà di colori e forme. Questa città si è rivelata una fonte di ispirazione costante per Cerone, influenzando significativamente il suo approccio artistico e la sua produzione.
L’Approccio Curatoriale: Uno Sguardo Intimo nell’Arte di Cerone
Curata da Marco Tonelli e sostenuta dall’Archivio Cerone e da prestatori privati, la mostra non solo cerca di delineare la figura di Cerone come scultore a tutto tondo, ma anche di esplorare la sua “scultura totale”. Cerone era noto per la sua attenzione alla disposizione delle sue opere, curando ogni esposizione come se fosse un’opera d’arte a sé stante.
Conclusioni di ViralNews
Giacinto Cerone ci ha lasciati nel 2004, ma il suo spirito libero e irruente continua a vivere attraverso la sua arte. La mostra “L’angelo necessario” a Faenza non è solo un tributo a questo artista straordinario, ma anche un invito a riflettere su quanto l’arte possa essere libera, personale e infinitamente varia. Faenza, con questa mostra, ci permette di entrare nel laboratorio creativo di Cerone, offrendoci una visione più intima sia dell’artista sia dell’uomo. Un’esperienza da non perdere per chiunque sia appassionato di arte, storia e cultura.