In un’epoca dove il selfie digitale regna sovrano, la Reggia di Colorno ci riporta alla magia del ritratto pittorico con una mostra dedicata a Carlo Mattioli, celebre artista modenese. Dal 5 ottobre fino al 12 gennaio, le sale storiche della reggia si animano grazie a circa sessanta opere che catturano l’essenza di storici colornesi, intellettuali e membri della famiglia dell’artista.
Un Inizio con un Pizzico di Ironia
La mostra si apre con una serie di sedici ritratti commissionati nel 1963 da Augusta Ghidiglia Quintavalle. Personaggi storici di Colorno prendono i volti di contemporanei celebri: Ottobono Terzi si trasforma nel poeta Attilio Bertolucci, mentre il vescovo Martino da Colorno assume le sembianze di Papa Giovanni XXIII. Questi ritratti giocano con la storia in maniera ironica e sottile, mostrando un Mattioli che non teme di mescolare il passato con il presente.
Tra Pubblico e Privato: I Ritratti di Mattioli
Proseguendo nella visita, ci si immerge nei ritratti di figure che hanno segnato la vita culturale di Parma e non solo, attraverso l’Officina Parmigiana. Amici e colleghi come Renato Guttuso e Giorgio De Chirico sono immortalati con uno stile che enfatizza tratti esasperati e posture che quasi sfidano lo spettatore.
Il percorso espositivo culmina con i ritratti più intimi: quelli della moglie Lina, della figlia Marcella e della nipote Anna, mostrata in varie fasi della vita. Queste opere, insieme agli autoritratti, offrono uno sguardo profondo e personale sull’artista, rivelando la sensibilità e l’affetto di un uomo verso la sua famiglia.
Un Artista Poliedrico
Carlo Mattioli, nato a Modena nel 1911 e scomparso a Parma nel 1994, ha esplorato con la sua arte vari temi oltre il ritratto: dalla natura morta al paesaggio, passando per tormentate riflessioni sul mondo che lo circondava. Le sue opere sono state apprezzate non solo per la maestria tecnica, ma anche per l’approccio spesso critico e irriverente, che lo ha reso una figura di spicco nell’arte del Novecento.
Conclusioni di ViralNews
Nella frenesia contemporanea, dove l’immagine è spesso fugace e digitale, la mostra di Carlo Mattioli a Colorno ci invita a rallentare e riflettere sulla potenza espressiva del ritratto. Attraverso i suoi pennelli, Mattioli non solo ha catturato l’apparenza delle sue figure, ma ha sapientemente espresso l’essenza umana e storica che queste portano con sé. Un’occasione da non perdere per gli amanti dell’arte e per chiunque desideri connettersi con la storia e l’intimità umana attraverso gli occhi di un maestro del Novecento.